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Casa in via dei Giardini 16
Milano (MI)

Indirizzo: Via dei Giardini 16 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi, pilastri e fondazioni in cemento armato; solai in laterizio armato
  • facciata: tessere di clinker color terra chiaro (sostituite con intonaco tinteggiato in giallo)
  • coperture: piana, a terrazza con pavimento in travertino ad opus incertum
  • serramenti: in legno douglas, con persiane scorrevoli esterne

Cronologia:

  • progettazione: 1952 - 1954
  • esecuzione: 1952 - 1954
  • data di riferimento: 1952 - 1954

Committenza: Società Immobiliare Alvisco

Autori:

Uso: abitazione/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il piccolo condominio sorge poco lontano da un'altra opera di De Carli e Carminati, realizzata tra il 1947 e il 1950 al civico 7 della stessa via dei Giardini. È composto da un blocco in linea, sviluppato su tre piani fuori terra e un seminterrato, che s'interseca con un volume a pianta ottagonale in cui sono collocati i soggiorni degli appartamenti. Parte della facciata aggetta dunque verso la strada e, soprattutto, verso un'imponente platano già presente sul lotto, salvaguardato e anzi divenuto elemento di spicco per il progetto dell'edificio. Al piano rialzato si trovano alcuni uffici, distribuiti intorno a una vasta hall, e l'alloggio per il custode. Gli appartamenti sono soltanto due - uno per piano, ai due livelli superiori - e hanno una superficie di circa 280 mq. ciascuno, con una netta distinzione tra la zona giorno (rivolta a via dei Giardini) e le camere da letto, che affacciano sull'adiacente parco di Palazzo Borromeo d'Adda. Le facciate, originariamente rivestite con tessere di clinker in color terra chiara, sono scandite da sporgenti fasce marcapiano che, insieme ai pilastri, denunciano la presenza di un sistema costruttivo a travi e pilastri. Le finestre, a tutt'altezza per i locali principali, sono oscurabili per mezzo di griglie scorrevoli esterne in legno e hanno serramenti in Douglas. I parapetti dei piani primo e secondo sono realizzati con sottili ringhiere metalliche, mentre al piano rialzato vengono realizzati con mattoni lasciati a vista.

Notizie storiche

L'edificio sorge in mezzo al verde di un giardino precedentemente annesso al parco del Palazzo Borromeo d'Adda di via Manzoni, in parte frazionato e ceduto prima al Comune di Milano e poi alla Società Immobiliare Alvisco che commissionò il progetto a De Carli e Carminati nel 1952. Già dal 1940, però, esisteva una convenzione privata tra il Comune e i conti Borromeo d'Adda, che imponeva, ad un'eventuale costruzione in quel luogo, le caratteristiche di una villa urbana con altezza massima pari a tredici metri. I fronti dell'edificio sono stati recentemente alterati, sostituendo l'originario klinker con un intonaco tinteggiato di giallo. Anche la copertura piana in travertino a opus incertum è stata modificata, inserendo un coronamento in cemento.

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondo Carlo De Carli. Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Gentili Tedeschi E., Casabella-Continuità, Una chiesa, una casa, Milano 1958, n. 218, pp. 41, 46-48

Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959, pp. 371-374

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 268

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio