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Casa d'abitazione in via Calco 2
Milano (MI)

Indirizzo: Via Tristano Calco 2 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: portali trasversali in cemento armato; solai misti in cemento armato, laterizio e ferro gettati in opera; fondazioni a plinti e continue in cemento armato
  • facciata: cemento martellinato (struttura, mensole, fianchi e testate dei terrazzi); mattoni a vista (volumi in sporgenza dal filo facciata)
  • coperture: piana a terrazza, con manto a lastre in cemento
  • serramenti: in legno naturale, con vernice trasparente di protezione

Cronologia:

  • progettazione: 1954 - 1955
  • esecuzione: 1955 - 1956
  • data di riferimento: 1954 - 1956

Committenza: Società Domus Laurentia

Autori:

Uso: abitazione/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il complesso è composto da due diversi volumi, collegati da un gruppo comune di scale ed ascensori: il primo edificio è affacciato lungo viale Papiniano; il secondo s'innesta perpendicolarmente a questo, con affaccio principale su via Calco. In fondo al giardino è poi collocato un terzo, piccolo blocco destinato ad uffici e autorimessa seminterrata. Verso viale Papiniano il condominio raggiunge gli otto piani fuori terra (di cui il livello inferiore destinato a negozi), mentre verso via Calco si ferma a sette. In tutta la casa la struttura portante è costituita da una serrata maglia di portali in cemento armato, con interasse costante di sette metri, che consente ai progettisti di realizzare in facciata balconate continue in aggetto. Su questo sistema s'innestano frangisole e divisori in ferro e legno che si alternano a grigliati in cotto, chiaro riferimento alla tradizione costruttiva rurale, dietro cui schermare le aree di servizio degli alloggi. Il sistema distributivo prevede l'aggregazione degli appartamenti in nuclei di due unità, di taglio medio-grande. In corrispondenza delle camere da letto e dei soggiorni, il prospetto presenta pareti in mattoni pieni a vista, dietro cui si collocano arredi fissi quali armadi e librerie. Il resto delle facciate è invece finito con cemento martellinato, scelto per esempio per le fasce verticali che solcano le facciate in corrispondenza dei vani-scala e per il coronamento della costruzione ad uffici e di quella affacciata su via Calco. Pertanto, il progetto introduce un contrasto materico tra cemento e cotto, che diventerà tratto caratteristico del linguaggio di GPA Monti negli anni Sessanta. L'atrio comune ai due volumi principali è abbellito da una scultura femminile, commissionata per l'occasione all'artista catanese Gino Cosentino (1916-2005), e si affaccia direttamente su una corte condominiale particolarmente curata nel disegno di pavimentazioni e aiuole, che riprende il modello del parterre d'ispirazione francese.

Notizie storiche

Il progetto è frutto della collaborazione tra GPA Monti ed Enrico Freyrie, laureatosi a Firenze nel 1947 e particolarmente attivo nel campo della ricostruzione post-bellica, sia attraverso la stesura di numerosi piani regolatori (specialmente per il comparto territoriale dell'Alta Brianza, di cui è originario), sia con diversi esempi di pregevole architettura residenziale. Tra gli edifici più noti di Freyrie si ricordano i condomini di viale Coni Zugna (1954), di via Rubens 7 (1955) e di corso di Porta Nuova (1957, con i fratelli Latis). Molto attivo nel campo del design - e vincitore nel 1955 di un Compasso d'Oro - ha fondato anche un'azienda attiva nel settore del mobile. È stato membro dell'ADI e del MSA (1955-1958), nonché titolare della rubrica di architettura del quotidiano "Il tempo".

Opere d'arte

  • scultura femminile (atrio)

Documentazione allegata

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Enrico Freyrie, Milano

Fondo Monti GPA. Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Gorio F., Casabella, A proposito degli architetti Monti e Gandolfi, Milano 1957, n. 217, dicembre, pp. 57-59

Zevi B., Forum, Milano, gloria e tomba dell'architettura italiana, 1957, n. 9-10, settembre-ottobre, pp. 360-363

Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959, pp. 309-312

Perogalli C., Case ad appartamenti in Italia, Milano 1959, pp. 257-260

Milano oggi, Milano 1959, p. 89

Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964, p. 46

Irace F., Milano moderna, architettura e città nell'epoca della ricostruzione, Milano 1996, p. 63

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 280

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio