Lombardia Beni Culturali
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Cartula vinditionis

1113 (?) aprile, Curno.

Giovanni detto Ferario, figlio del fu Vualperto Ferario, di Curno, di legge longobarda, dichiara di aver ricevuto dal cugino Andrea Novello, di Bergamo, figlio del fu Giovanni, di Curno, tre lire meno sei denari d’argento quale prezzo della vendita di due appezzamenti di terra a campo siti in Curno, località Silvucula e Bruchario, dell'estensione complessiva di cinque pertiche e dodici tavole. Giovanni dà garanzia ad Andrea di discombrare la terra oggetto della vendita nel caso fosse gravata da qualsivoglia tipo di gravame. Lo stesso Giovanni investe Andrea dell’intero suo allodio, dei beni mobili e dei castagneti. Vengono posti come fideiussori Giovanni, figlio del venditore, e Lanfranco, figlio di Alberto.

Originale, BCBg, Collezione di pergamene, perg. 515 (A). Nel verso, di mano del sec. XII: 'In Curno'; di seguito, di mano del sec. XIII in.: 'Co(m)p(ra) Andree Novelli et co(n)stav(it) lib(ras) .III.'. Segnatura settecentesca: '1113'.
All'anno 1113 corrisponde l'indizione sesta: i dati cronologici espressi concordano fra loro nel caso si postuli l'uso dello stile dell'incarnazione secondo il computo fiorentino (ciò che costringerebbe a posticipare la datazione del doc. al 1114), e si ammetta pertanto che il notaio, presumibilmente a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno, abbia continuato a scrivere per errore 1113. Tuttavia, tenendo conto della scarsa diffusione del calcolus Florentinus presso i notai bergamaschi attivi in questo periodo, si è preferito optare per l'ipotesi dell'errore materiale, lasciando invariata l'indicazione del millesimo, pur facendola seguire da segno di dubbio. D'altra parte, al fine di ricomporre la discrepanza fra gli elementi cronologici dichiarati nel testo, e considerando come l'adozione dell'indizione settembrina secondo il computo bedano risulti pressoché sistematica negli usi notarili bergamaschi del primo scorcio del secolo XII, esiste pur sempre la possibilità d'ipotizzare che la stesura in mundum della presente cartula sia avvenuta dopo il 23 settembre, con la conseguente attribuzione al documento dell'indizione in corso in quel momento.
Il notaio è molto scorretto, specie nella concordanza dei casi.

(SN) In Christi nomine. Anno ab incarnatione domini nostri Iesu Christi mill(esimo) centesimo tertiodecimo, mense aprilis, ind(ition)e septima(a). | Constat me Iohanne qui dicitur Ferario, filius quondam Vualperti (b) Ferario, de loco Curno, qui profeso sum ex natione mea | lege vivere Langobardorum, accepissem sicuti et in presentia testium manifesto sum quod accepi a te |Andrea qui dicitur Novello, consobrino meo, de civitate Pergamo, et filius quondam Iohanni, de eodem loco Cu|rno, argenti denarios bonos libras trex minus denarios sex, finito pretio, sicut inter nos convenimus, pro peti|is due de terra campiva iuris mei que abere visus sum in s(upra)s(crip)to loco et fundo Curno. Prima petia lo|cus ubi dicitur Silvucula (c). Coeret ei: a mane via, a meridie Arlembaldi, a sera et montes Sancti Allexandri, et est per | iustam mensuram pertices trex et tabules septem. Secunda petia ibi prope et dicitur Bruchario: a mane Sancti Allexandri(d), a meridie et montes Alberti et Petri, a sera via, et est per iustam mensuram pertices leiptimes due et tab|ules quinque (e), et amplius si fuerit. Que autem s(upra)s(crip)tis petiis terre, qualiter superius l(egitur), cum superioribus et inferioribus (f)| seu con finibus et accessionibus suarum in integrum presenti die in tua qui supra Andrea aut cui tu dederis tuisque | heredibus persistat potestate, iure proprietario nomine, abendum et fatiendum exinde quicquid volue|ritis, sine omni mea et eredum meorum contrd(ition)e. Quidem spondeo atque promitto me ego | qui supra Iohanne, una cum meis heredibus, tibi qui supra Andrea aut cui tu dederis tuisque heredibus s(upra)s(crip)tam ven|ditionem omni tempore ab omni contradicente omines defensare; et si defendere non potuerimus aut si | contra hanc cartulam agere quesierimus, tunc s(upra)s(crip)tam venditionem vobis in duplum restituamus sicut | pro tempore melioratam fuerit (g) sub estimatione in eodem loco vel in consimilis locis. Quia sic | inter nos convenimus. Actum s(upra)s(crip)to loco Curno. Signum # manus s(upra)s(crip)ti Iohanni qui hanc cartulam vinditionis fieri rogavit (h). Signum ### manibus Alberti et Lanfranci seu Iohanni testes. (SN) Iohannes notarius scripsi, post traditam complevi et dedi. In eorum testium presentia dedit vuadiam (i) ipso Iohanne eidem Andrei si aparuerit ulum impedimentum | quod ipse Iohanne in aliam partem fecerit quod ipse Iohanne debet discombrare sine predicti An|drei da(m)num, et posuit Iohanne filio suo, et Lanfranco filii Alberti fideiusori, in pena de | duplum ipsa terra; et insuper investivit de totum suum alodium et mobilibus et castenetis (j).


(a) -a aggiunta nel sopralineo per mancanza di spazio.
(b) -a- su rasura di altra lettera, come pare.
(c) -u- nell'interlineo, al di sopra di lettera erasa.
(d) La prima -l- tagliata sull'asta da segno abbreviativo e seguita, in fine di rigo, da lettera parzialmente erasa.
(e) A quique, per assenza di segno abbreviativo per la nasale.
(f) A ferioribus.
(g) A fuerint, per la presenza del trattino abbreviativo per la nasale.
(h) rogavit nel rigo sottostante, presso il margine destro.
(i) A vuadia, a causa della mancanza di segno abbreviativo per la nasale in fine di parola.
(j) -tis nel rigo sottostante, presso il margine destro.

Edizione a cura di Gianmarco De Angelis
Codifica a cura di Gianmarco De Angelis

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