Nell'edificio ad angolo, che completa l'isolato triangolare compreso tra il viale Fratelli Rosselli, Via Masia e via Fratelli Recchi, Gianni Mantero riprende alcuni temi propri dell'architettura olandese di quegli anni. I fronti della base sono scanditi dal fitto modulo delle finestre dei locali al piano interrato e da quelle del piano rialzato. Sopra a questo, i sei piani sottolineano l'orizzontalità della composizione con i parapetti continui, che predominano anche sugli aggetti dei bow-windows, posti centralmente sulla facciata d'angolo e sulle estremità delle due ali laterali. L'entrata di via Recchi conduce a un percorso coperto e vetrato che distribuisce i tre corpi scala. Il tetto a falde è interrotto da una scansione perimetrale di aperture e il complesso è servito all'interno da un cortile triangolare.

L'intervento si collocava al tempo della sua costruzione (1961) sulla via Massenzio Masia, non ancora ultimata, e quindi rappresentava il blocco di testa della nuova edificazione. E' una delle ultime realizzazioni di Gianni Mantero (classe 1897), che per alcuni anni abitò uno degli appartamenti all'ultimo piano. Molto attivo a Como a partire dagli anni '20, dal dopoguerra progettò soprattutto numerosi edifici residenziali. L'opera venne presentata nella mostra monografica "Mantero: cento anni di architettura", allestita in Como nel giugno 2011.

Archivio Gianni ed Enrico Mantero, Cernobbio (CO)

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio