L'edificio presenta un corpo a torre di otto piani e due ali laterali di due piani, dove prendono posto le aree comuni. Si caratterizza in facciata per gli elementi prefabbricati in cemento, tecnologia all'epoca ancora in fase di sperimentazione. L'edificio è improntato ad un severo minimalismo che si esplica anche nel gioco cromatico dei grigi del cemento, solo contrappuntato dal rosso dei serramenti. L'ala bassa che si affaccia su via Masia si raccorda con l'edificio preesistente mediante un corpo la cui pianta a risega genera una facciata modulare, dove i montanti verticali in cemento a vista creano netti rapporti chiaroscurali. Il fronte della torre appare più compatto, con sole tre fasce verticali nelle logge in breve aggetto rispetto al filo della facciata. Nei fronti laterali prevalgono i tamponamenti opachi in pannelli cementizi con grandi nervature verticali.

L'hotel, oggi ancora funzionante e in perfetto stato grazie alla continua manutenzione, sorge nei pressi dell'edifico Novocomum e della casa Giuliani Frigerio di Giuseppe Terragni ed è stato l'ultima opera firmata da Gianni Mantero, che si avvalse in maniera sostanziale dell'apporto del figlio Enrico.

Archivio Gianni ed Enrico Mantero, Cernobbio (CO)

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio