La sistemazione è perfettamente integrata con l'ambiente naturale della riva lacustre ed è formata da un percorso pedonale supportato da una scogliera ricavata da materiali di riporto provenienti dagli scavi delle gallerie per la SS36, un porto naturale che sfrutta una lanca preesistente, aree erbose lungo la riva attrezzate con alberature e sedute e tavoli in legno, adatte sia per bagni di sole che per giochi e merende all'aria aperta. Il percorso si caratterizza per l'approccio discreto del rapporto con l'intorno, pur nella ricerca di varietà e possibilità di svago per un'utenza diversificata: complessivamente, un'opera di alta intensità poetica. L'intervento comprende la sistemazione dei parcheggi e dell'area di sosta sul piccolo sagrato della cappella ed è stato integrato con una più recente passeggiata a lago con passerella e innesto nel tessuto urbano costiero.

L'attenzione al rapporto dell'architettura con i valori ambientali fu tema ricorrente e preciso impegno culturale dell'architetto Silvio Del Sante (1931-2013), come testimoniano numerose sue pubblicazioni, in particolare il libro "Il cammino si fa anche tornando" (2012 - con Elio Mauri), incentrato sull'auspicio del ritorno dell'uomo sulla fascia pedemontana lecchese, abbandonata nei decenni dell'industrializzazione, e sull'individuazione possibili modalità di intervento per far sì che gli abitanti tornino a "vivere" il polo montano.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio