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Rifugio Pirovano detto Il fungo
Bormio (SO)

Indirizzo: Passo dello Stelvio, Bormio (SO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; albergo

Caratteri costruttivi:

  • strutture: fondazioni in cemento armato; ossatura di profilati metallici normalizzati assemblati a secco
  • facciata: pannelli sandwich costituiti da un'intelaiatura di legno con un materassino isolante interposto e rivestimento in faesite o in perline di douglas
  • coperture: a falde, con manto in pannelli di metallo
  • serramenti: in legno douglas

Cronologia:

  • progettazione: 1964
  • esecuzione: 1964
  • data di riferimento: 1964

Autori:

Uso:

  • (attuale) non utilizzato
  • (storico) rifugio/ albergo

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il progetto del rifugio concilia la prefabbricazione, l'industrializzazione edilizia e la flessibilità degli spazi con una profonda adesione al sito naturale e allo spirito del luogo, in un ambiente dove l'uso di elementi prefabbricati e la rapidità d'esecuzione si pongono come questioni decisive, data la rigidità climatica. La soluzione adottata, infatti, ricorre a un sistema formato da elementi assemblati in officina che ha consentito di completare l'opera in soli tre mesi. L'edificio ha una pianta centrale derivata da un ottagono, in cui quattro dei lati subiscono uno slittamento generando una forma che ricorda quella di un'elica. La torsione dell'ottagono permette la costruzione di quattro piani aggettanti tra di loro, che vanno ad ampliarsi verso la copertura, culminante con un camino centrale. La struttura è in elementi metallici prefabbricati, la composizione è impostata su una maglia di 50 centimetri che determina la dimensione delle pannellature e dei serramenti. Al piano seminterrato sono collocati i servizi principali, al piano terra un grande ambiente di soggiorno, mentre al primo piano le camere sono distribuite da un atrio centrale, con un piccolo appartamento privato al secondo piano. Tutti gli ambienti ruotano intorno al nucleo centrale del corpo scale, generando un percorso articolato con i piani intermedi affacciati sugli ambienti principali.

Notizie storiche

Dopo la seconda guerra mondiale lo Stelvio conobbe una notevole e crescente popolarità grazie a Giuseppe Pirovano e sua moglie Giuliana Boerchio, i quali, all'inizio degli anni cinquanta, decisero l'apertura di una ben organizzata scuola di sci estivo sul ghiacciaio utilizzando la Capanna Nagler. Nel 1955 Giuseppe Pirovano affida l'incarico allo studio Albini per il progetto di un rifugio-albergo nei pressi della stazione di arrivo della nuova funivia, ma l'opera non viene realizzata. Nel 1960 l'incarico viene affidato ad Attilio Mariani, che costruisce l'Albergo-rifugio Grande Pirovano, un edificio molto lineare, con struttura in acciaio e blocchi di calcestruzzo, finita ad intonaco. Nel 1964 si decide di costruire un nuovo rifugio accanto a quello esistente conferendo l'incarico a Leonardo Fiori e Claudio Conte, che dieci anni prima si erano distinti nel concorso per la Colonia montana Olivetti a Brusson, in Valle d'Aosta. Purtroppo la struttura è chiusa da decenni.

Bibliografia

Fiori L., L'architettura. Cronache e storia, Rifugio Pirovano al Passo dello Stelvio, 1966, n. 31

Belski M.P., L'architettura di Leonardo Fiori, Milano 2000, pp. 87-90, 103-105

Bolzoni L., Architettura moderna nelle Alpi italiane dagli anni Sessanta alla fine del XX secolo, Ivrea 2001, p. 72

Menini G., Costruire in cielo. L'architettura di montagna. Storie, visioni, controversie. Tesi di Dottorato, Politecnico di Milano, Milano 2011, pp. 222-235

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio