Edificio per abitazioni Piazzale Istria 4-8

Milano (MI)

Indirizzo: Piazzale Istria, 4, 6, 8 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Edificio con pianta allungata a forma di arco con struttura portante a pilastri in cemento armato su fondazioni a plinto e murature di chiusura e partizione interna in laterizio forato, con copertura piana a terrazza.

Epoca di costruzione: 1934 - 1936

Autori: Minoletti, Giulio, progetto

Descrizione

Percorrendo il lungo rettifilo di viale Zara in direzione nord, poco prima di giungere al ponte della cintura ferroviaria si arriva al piazzale Istria, oggi al centro degli interessi urbani per lo sviluppo della linea metropolitana leggera che lo attraverserà in galleria.
Sul lato destro, nel settore sud est, l'edificio di Giulio Minoletti elevato su 9 piani si allunga in curva seguendo il disegno del piazzale, al quale sono adeguate parzialmente anche le sagome degli edifici circostanti.
Prima opera realizzata dall'architetto, e parte di un più vasto sistema rimasto allo stato di progetto con cui si organizzava l'intero impianto della piazza, l'alto palazzo si presenta con una immagine dinamica e slanciata derivata dall'impianto curvilineo e dalla contenuta profondità del fabbricato. E' anche vero però che, con la realizzazione, l'edificio ha perso alcuni dei migliori aspetti del progetto originario, come le linee sfuggenti sull'intera facciata di una lunga balconata; pur se ridotto a una impostazione tradizionale, conserva nell'architettura alcuni elementi di matrice razionalista e novecentista, individuabili nell'alternato disporsi sul prospetto principale di fasce orizzontali e verticali.
L'immagine della facciata, aperta da una serie regolare di finestre a taglio verticale, è movimentata da balconi distribuiti in serie, con parapetti in metallo e in muratura, e da due lunghe balconate al primo e al secondo piano. Ne deriva un buon equilibrio, sottolineato peraltro dallo studio cromatico delle superfici. Giova infatti all'impatto visivo anche l'accostamento di due colori, rosso nella tonalità mattone per la maggior parte delle facciate e grigio chiaro per le testate e per gli elementi aggettanti (i parapetti in muratura dei balconi e i corpi delle scale) o arretrati (l'ultimo piano abitabile, il settimo).
Oggetto di una approfondita ricerca compositiva è anche il fronte opposto, secondario ma non privo di elementi di interesse e di equilibrio nell'alternato disporsi dei blocchi di collegamento verticale che scandiscono l'intero prospetto convesso, rivolto alla via Arbe.

Notizie storiche

Giulio Minoletti fu sin dai suoi primi lavori uno dei protagonisti del razionalismo milanese; giovanissimo, ne ha percorso le tappe e condiviso le sorti dal periodo di migliore affermazione tra le due guerre alla evoluzione della fase della ricostruzione.
L'incarico di progettare un complesso di edifici attorno alla piazza fu affidato nel 1934 al neolaureato Minoletti, allora non ancora venticinquenne, dalla società S.C.A.V.A., di Milano. L'ipotesi che l'architetto aveva sviluppato sui terreni acquistati dall'immobiliare, in una zona di espansione periferica a ridosso della cintura ferroviaria, prevedeva un sistema a raggiera di volumi differenziati ed attestati con la sagoma curvilinea sul piazzale, fittamente alberato, facendo emergere il grande asse di attraversamento centrale, quasi un monumentale ingresso alla città. L'unico edificio realizzato del sistema, destinato ad abitazioni e negozi, è quello che occupa il settore a sud est, delimitato dalle vie Abbazia e Intra. I lavori iniziati nei primi mesi del 1935 e condotti sotto la direzione dell'ing. Cesare Marescotti furono portati a termine alla metà del 1936.
Il progetto che prevedeva 9 piani fuori terra e un'altezza in gronda di oltre 33 dovette essere ridimensionato, adeguandolo all'altezza massima di 30 metri imposta dal vecchio Regolamento edilizio. Alla rinuncia all'ultimo piano abitabile seguì la presentazione di una variante della copertura a terrazza, sulla quale si proponeva la costruzione di sei locali adiacenti alla rampa terminale dei tre corpi scala, di fatto realizzati senza attendere il benestare. Alla proprietà dello stabile fu ingiunto dal Comune l'intervento di demolizione delle strutture abusivamente realizzate in copertura, parte in muratura e parte in metallo, destinate a divenire serre e appendici del giardino pensile da realizzare in copertura.
Il reiterato diniego alla realizzazione di sovrastrutture sembrò principalmente motivato da considerazioni estetiche, quindi non solo dalla rispondenza ai termini del regolamento, peraltro in corso di aggiornamento e con la certezza che nell'area di piazzale Istria sarebbero state consentite altezze in gronda ben superiori, sino a 118 metri.
Secondo la proprietà, per la Commissione edilizia i contenuti volumi realizzati in copertura erano fonte di preoccupazione per la possibile visuale di "simili brutture" dal piazzale. Supportando la propria causa con la citazione di analoghi e del tutto simili soluzioni realizzate in città in quegli anni, la proprietà chiese un riesame delle soluzioni proposte mettendo in evidenza l'inconsistenza delle motivazioni addotte, non ottemperando all'ingiunzione di demolire quanto realizzato ed assicurando che il piano di copertura sarebbe diventato uno splendido giardino pensile, come di fatto si è verificato negli anni a seguire.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Riferimenti bibliografici

Case d'oggi. Edilizia e arredamento, Milano 1936, n. 2 pp. 5-6

Rassegna di Architettura. Rivista mensile di architettura e decorazione, Milano 1936, gennaio

Domus, Casa di abitazione in Milano - piazzale Istria, Milano 1936, n. 100 pp. 2-5

Moretti B., Case d'abitazione in Italia, Milano 1939

Cassi Ramelli A., Documenti di Architettura, 1945, n. 1

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 161

Grandi M./ Pracchi A., Milano. Guida all'architettura moderna, L'architettura razionale, Bologna 1985, p. 183

Ciucci G./ Dal Co F., Architettura italiana del Novecento, Milano 1990, p. 35

Fonti e Documenti

Archivio Civico Milano, Edilizia privata, atti n° 189268/1936

Percorsi tematici:

Collegamenti

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2006)

Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2007)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

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