Ospedale di Vimercate - complesso

Vimercate (MB)

Indirizzo: Via Cesare Battisti, 23 (Nel centro abitato, isolato) - Vimercate (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: ospedale

Configurazione strutturale: Complesso di edifici di forma rettangolare, irregolare, con struttura portante a pilastri di cemento armato su fondazioni a plinto, murature di chiusura e partizione interna in laterizi, copertura piana a terrazza.

Epoca di costruzione: terzo quarto sec. XVIII - terzo quarto sec. XX

Autori: Casati, Carlo, progetto; Priori, Leonardo, progetto; Nardis, Fulvio, decorazione

Comprende

Descrizione

Il complesso ospedaliero si trova ai bordi del nucleo storico di Vimercate, nell'area a sud-ovest dell'abitato attraversata dalla tangenziale est; è costituito da unità differenziate edificate nel corso del tempo, in parte attraverso opere che hanno lasciato in evidenza l'architettura più antica, in parte mediante nuove realizzazioni a completa sostituzione delle preesistenze.
Gli interventi riconducibili all'architetto Carlo Casati riguardano in particolare il padiglione Maternità, la ristrutturazione con ampliamento del vecchio padiglione di medicina, e il padiglione INAM.
Il padiglione INAM, collocato al bordo del complesso e vicino al più antico insediamento dell'ospedale, è un edificio a pianta irregolare ad L, con arretramento centrale corrispondente all'ingresso, preceduto da una scalinata e aperto da una ampia vetrata. Di altezza limitata a quattro piani, ha candide facciate con una regolare serie di finestre che ricordano nella composizione quanto l'architetto aveva realizzato negli stessi anni presso l'Ospedale psichiatrico di Codogno.
La ristrutturazione attuata negli ultimi decenni, in particolare con l'inserimento di schermature alle finestre, ha alterato non poco l'immagine architettonica originaria dell'edificio, nel quale oggi sono insediate attività diverse.
L'intervento che Casati ha realizzato con la ristrutturazione del vecchio Ospedale di Circolo, già Hospitale di San Damiano, è volto all'ammodernamento del padiglione di medicina con il sopralzo di un piano dell'edificio allineato alla via Cereda; l'ampliamento è inserito con un equilibrato intervento che riprende, con il ritmo delle finestre rettangolari, il passo delle colonne e delle arcate dei piani inferiori.
Regole di simmetria e di assialità che sono accantonate nella facciata principale del padiglione maternità, un edificio a pianta rettangolare su tre piani affacciato al cortile interno del vecchio ospedale di circolo che, sino alla ristrutturazione, presentava nel prospetto principale l'immagine fortemente caratterizzante dell'apparato decorativo di Fulvio Nardis, opera in ceramica ad alto rilievo a due colori in tesserine di mosaico. La palazzina è oggi completamente alterata dal recente intervento edilizio che ne ha modificato l'uso e cancellato l'originaria immagine architettonica, anche attraverso la perdita delle cornici decorative.

Notizie storiche

Le origini dell'ospedale di Vimercate si allungano nel corso di una storia millenaria: la prima istituzione nota attraverso i documenti antichi risale infatti all'anno 833, quando grazie all'iniziativa dei Monaci di Sant'Ambrogio fu costruito l'Hospitale di San Damiano, un edificio adibito al ricovero dei pellegrini.
Verso la metà del XV secolo l'arcivescovo di Milano Enrico Rampini si propose di dare un nuovo ordine agli ospedali del Ducato; fu così che nel 1477 i 26 ospedali più importanti dello Stato furono riuniti sotto l'amministrazione dell'"Hospitale Grande dell'Annunciata". Fra questi vi era anche l'"Hospitale di San Damiano" che, perdendo così la propria autonomia, fu rinominato in un primo tempo "Hospitale di San Giuseppe", successivamente "Hospitale Pauperum", ed infine ribattezzato con il nome di "Hospitale del Borgo di Vicomercato".
In seguito alla pressante iniziativa del Conte Trotti, sovrintendente dell'ospedale, nel 1778 si procedette alla ristrutturazione del fabbricato, ampliato ed affiancato dal nuovo istituto dell'Opera Pia ed Ospitale dei Poveri e luoghi Pii Uniti di Vimercate, inaugurato nel 1783 e tuttora esistente.
Le nuove esigenze della locale comunità in crescita demografica determinarono diversi interventi di ampliamento e di riforma, culminati nel 1926 con la costruzione del nuovo Ospedale di Circolo, seguito nel 1937 dal Padiglione Sanitario. Alla metà del Novecento le nuove iniziative sono seguite dall'architetto Carlo Casati, cui si devono le principali realizzazioni moderne del complesso: nel 1954 l'edificio del Dispensario, il padiglione della Maternità inaugurato nel 1958 ed il poliambulatorio INAM nel 1961.
Con l'entrata in attività del primo monoblocco chirurgico, nel 1973, la cittadina assume il presidio ospedaliero della USSL 60, mentre dal gennaio 1998 l'ospedale della cittadina è la principale struttura dell'Azienda Ospedaliera "Ospedale Civile di Vimercate".
Con la sua millenaria storia, l'ospedale ha affiancato alla funzione curativa degli ammalati una tradizionale attività di supporto educativo, di istruzione e di assistenza. Nell' istituto dell'Opera Pia ed Ospitale dei Poveri e luoghi Pii Uniti aveva sede anche la prima scuola comunale, rimasta in funzione fino al progetto di riforma dell'architetto Casati.
Oggi è avviato a realizzazione il progetto del nuovo ospedale su un'area di 100.000 mq; quando sarà completato, secondo il programma nel 2009, garantirà quasi 500 posti letto.

Uso attuale: intero bene: ospedale

Uso storico: intero bene: ospedale

Condizione giuridica: proprietà Ente sanitario

Ente sanitario proprietario: Azienda Ospedaliera "Ospedale Civile" di Vimercate

Riferimenti bibliografici

Casati C., Ospedali: problema tecnico e psicologico, Milano 1980, pp. 64-66, 77

Casati C., Sognare in pietra, Firenze 1991, pp. 194-196

Fonti e Documenti

Archivio Carlo Casati, VOC - Ristrutturazione e ammodernamento Ospedale generale provinciale di Vimercate

Percorsi tematici:

Collegamenti

Credits

Compilazione: Bertasa, Anna (2006); Garnerone, Daniele (2006)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

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