Chiesa di Villa

Castiglione Olona (VA)

Indirizzo: Piazza Garibaldi (Nel centro abitato, isolato) - Castiglione Olona (VA)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Volume cubico, coperto da una cupola emisferica

Epoca di costruzione: sec. XV

Autori: scuola del Brunelleschi, progetto; Masolino da Panicale, costruzione; Raverti, Matteo, esecuzione statue in facciata

Descrizione

Il confronto fecondo tra la cultura architettonica fiorentina e quella lombarda è bene esemplificato nella vicenda costruttiva e nell'impostazione strutturale della chiesa dedicata al Corpo di Cristo, a Maria Assunta e ai quattro Dottori della Chiesa, comunemente nota come chiesa di Villa. Un nitido corpo cubico è coperto da una cupola emisferica aperta da oculi e impostata su pennacchi triangolari sorretti da sottili paraste piegate 'a libro'; internamente il vano si estende in una semplice abside ad arco oltrepassato. All'esterno facciata e fianco dell'edificio sono severamente scompartiti da alte paraste scanalate con capitelli corinzi; l'estradosso della cupola è coperto da un tetto a falde sostenuto da un giro di colonnine di foggia tardogotica, a formare una sorta di tiburio 'alla lombarda' che assai presto dovette andare a sostituire il previsto tamburo cilindrico in muratura. Numerosi sono gli elementi tipici del linguaggio architettonico fiorentino, con specifico riferimento ai modelli brunelleschiani della Sacrestia vecchia di S. Lorenzo e della Cappella Pazzi: dalla limpida misura degli spazi all'uso di risaltare le nervature architettoniche in pietra grigia a contrasto con l'intonaco chiaro, dall'impiego dell'ordine architettonico alla tecnica costruttiva della cupola, in muratura 'a spina-pesce'. La copertura esterna a tiburio, l'inserimento in facciata di due gigantesche figure scolpite in pietra ad altorilievo (san Cristoforo e sant'Antonio abate) e l'irregolarità metrica nella partizione della facciata (tripartita) e del fianco (bipartito) costituiscono tuttavia altrettanti elementi estranei alla tradizione toscana e conformi a quella lombarda. Tale mescolata cultura ha originato ipotesi diverse sulla paternità progettuale dell'edificio - un maestro lombardo educato a Firenze; un toscano che si avvalga di un linguaggio architettonico almeno in parte lombardo; l'uso 'locale' di un disegno lasciato in Lombardia da Brunelleschi -, sulla quale il dibattito critico resta aperto. Ugualmente complessa è la definizione, per via stilistica, della responsabilità esecutiva sul ricco apparato scultoreo della chiesa: mentre la grazia classica del fregio vegetale e dei putti del portale maggiore rimandano con evidenza all'ambito toscano, tra Michelozzo e Donatello, le due grandi figure di santi in facciata rinviano, per l'energica plasticità pure ammorbidita dalla fluidità gotica dei panneggi, alle radici medievali della scultura lombarda; all'interno dell'edificio, poi, le statue in terracotta policroma che raffigurano i Dottori della Chiesa, l'angelo annunciante e la Vergine annunciata ai lati dell'abside esibiscono un linguaggio di base lombarda con innesti fiorentini e non esente da suggestioni veneziane. È certo, in ogni caso, che queste sculture intrattenessero in origine un rapporto ben più saldo e significativo con l'ambiente architettonico, articolandone l'ampio respiro spaziale; rapporto poi compromesso dall'innesto di diversi elementi decorativi successivi, specie nella zona absidale.

Notizie storiche

Di fronte al Palazzo si ha la chiesa del Corpo di Cristo, che il Cardinale volle nelle forme innovative toscane, con il brunelleschiano impianto centrale.
I lavori promossi nel terzo decennio del XV sec. non escludono l'intervento, anche solo in qualità di consulenza, dell'architetto toscano, al quale Masolino poi dette forma. La facciata a lesene è caratterizzata da dalle due grandi statue in arenaria di S. Antonio abate (a sin) e di S. Cristoforo ( a destra).
All'interno, nel 1485 venne portato il monumento funebre del conte Guido Castiglione della scuola dell'Amadeo.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Orari d'apertura

INVERNALE (dal 1 ottobre al 31 marzo)
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato: 9.30 - 12.30 / 14.30 - 17.30
domenica: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00
prima domenica del mese: 10.00 - 18.00

chiuso i lunedì non festivi

ESTIVO (dal 1 aprile al 30 settembre)
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00
domenica: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00
prima domenica del mese: 10.00 - 18.00

chiuso i lunedì non festivi

ingresso libero

telefono: 0331.858903
internet: www.museocollegiata.it
e-mai: info@museocollegiata.it

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2009)

Aggiornamento: Caspani, Pietro (2015)

Descrizione e notizie storiche: Balzarini, Maria Grazia; Ribaudo, Robert

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Caspani, Pietro

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