Chiesa di S. Fedelino

Novate Mezzola (SO)

Indirizzo: Via S. Fedelino - Samolaco, Novate Mezzola (SO)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Posto sul lago Mezzola, dove la Mera sfocia nello specchio d'acqua, all'imbocco dellla Valchiavenna rappresenta una testimonianza del romanico lombardo comasco e valtellinese. E' in realta per tipologia e dimensioni, un piccolo santuario.

Epoca di costruzione: sec. X - sec. XI

Descrizione

La chiesa, di ridotte dimensioni, sorge in posizione isolata, in prossimità delle cave di granito dette appunto di S. Fedelino, sulle rive scoscese del laghetto di Novate Mezzola, estrema propaggine del lago di Como.
Realizzata con pietre e grossi ciottoli di fiume irregolarmente allettati in abbondante malta (con isolati inserti in cotto), poggia su una platea di fondazione in parte offerta dalla nuda roccia e in parte artificiale, e insiste su un precedente edificio recentemente rivelato dalle indagini archeologiche, di cui non è chiara la funzione ("memoria" tardoantica?)(Mariotti 2003). La particolare collocazione può trovare una spiegazione nella vicinanza delle cave, nelle quali è frequente la presenza di luoghi di culto
(in questo caso si tratta di un'area interessata dalla coltivazione del cosiddetto "granito di S. Fedelino").
La chiesa, occidentata, presenta navata unica di forma quadrata (3,5 m di lato), con copertura a crociera nervata (di cui costituisce una delle più antiche attestazioni in ambito comasco), sulla quale s'innesta direttamente l'abside semicircolare estradossata, sormontata all'esterno da un alto timpano con arcone cieco iscritto, e scandita da lesene a ritmo binario di archetti con peduccio ancora incerto e sfuggente.
Poco rimane del complemento pittorico che in origine rivestiva completamente l'interno, ad eccezione del catino absidale, in cui è Cristo benedicente, con nella sinistra il libro con la frase di Gv 14,6 ("Ego sum via et veritas et vita"), ai cui lati sono due angeli con manto d'oro e braccia velate. La composizione è collegabile a quella dell'abside di S. Vincenzo a Galliano (1004-1007 ca.). Nel sottostante semitamburo sono le consunte figure degli Apostoli, solennemente assisi, con al centro forse la figura (oggi scomparsa) della Vergine.
Del ciclo delle pareti, su registri sovrapposti, sono superstiti pochi brani; la fascia di delimitazione inferiore presenta motivi a intreccio di lontana ascendenza irlandese (mediati probabilmente da repertori di modelli per decorazioni librarie).

Notizie storiche

Dedicata al santo martire Fedele (che secondo la leggenda sarebbe stato qui raggiunto e ucciso nel corso della persecuzione di Diocleziano, 298 d.C.), le cui reliquie vennero traslate a Como alla metà del x secolo.
La recente scoperta (Mariotti-Bockley 2003-2004) di un'aula absidata riferibile ad età romanica sotto la chiesa dedicata anch'essa a san Fedele nella vicina Verceia, se da un lato conferma la diffusione locale del culto in relazione all'esigenza di riaffermazione delle proprie prerogative dalla parte della diocesi di Como rispetto a quella di Coira (in uno snodo viario strategico che conduce ai passi alpini), dall'altro riapre il gioco delle ipotesi identificative del più antico luogo di culto (Mariotti).

Uso attuale: intero bene: santuario

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2013)

Descrizione e notizie storiche: Cassanelli, Roberto

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book

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