Palazzo Porchera, Bellini

Monza (MB)

Indirizzo: Via Carlo Alberto, 32 - Monza (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Il palazzo presenta una planimetria composita e si articola in due corpi. Il nucleo principale si caratterizza per la pianta rettangolare ed è prospiciente la strada. Dietro di esso si aggiunge un corpo laterale di dimensioni inferiori anch'esso di pianta rettangolare, a cui si accede dal portico e dal cortile interno. Le sue strutture verticali sono costituite da pareti a muratura continua in laterizio. I solai del primo e del secondo livello dell'intera struttura sono in legno, a cassettoni, fatta eccezione per il corpo scala sormontato da volta a padiglione affrescata. Le strutture di orizzontamento dell'ultimo piano del corpo principale sono, invece, costituite da solai in cemento armato. La copertura è articolata a falde con rivestimento in coppi. Le scale di accesso ai piani sono in pietra e sono distribuite fra il corpo principale e quello secondario.

Epoca di costruzione: metà sec. XVIII - sec. XIX

Autori: Maggi, Michele, sopraelevazione: ultimo livello / rifacimento: facciata principale

Descrizione

Palazzo Bellini si affaccia sulla via Carlo Alberto, una delle strade del centro storico di Monza, e si colloca davanti alla chiesa di S. Pietro Martire ed al Monumento commemorativo al pittore Mosè Bianchi.
E' composto da un edificio principale, visibile da via Carlo Alberto, di pianta rettangolare e sviluppato su tre livelli a cui si aggiunge, nella parte retrostante, un corpo inferiore per altezza e per forme. La facciata prospiciente la via, suddivisa orizzontalmente da sottili fasce marcapiano, è movimentata dalle cornici delle finestre che donano all'edificio un senso di pacata signorilità.
Dal portale d'ingresso si accede ad un portico con soffitto ligneo poggiato su colonne lapidee di ordine dorico da cui si apre la corte interna con giardino all'italiana a cui si accede tramite un cancelletto in ferro battuto, inserito al centro di un'elegante balaustra.
La facciata interna, interamente in mattone faccia-vista, presenta delle finestre i cui profili richiamano quelli del prospetto principale. I mattoni dell'ultimo livello sono differenti da quelli del resto della facciata, probabile segno di una sopraelevazione.
Dal portico si accede, a sinistra, tramite uno scalone, al primo piano dell'edificio. Il soffitto dell'androne è impreziosito dalla presenza di un affresco dal soggetto di non immediata comprensione.
Il corpo laterale, a cui si accede dal cortile, presenta sul fronte orientale un piccolo portico che richiama quello dell'edificio principale.
Il piano terra dell'edificio secondario ed il primo piano del corpo principale si caratterizzano per la presenza di soffitti lignei a cassettoni.

Notizie storiche

Palazzo Bellini, situato in via Carlo Alberto, all'interno del centro storico di Monza, è una dimora signorile di origine settecentesca con corte interna.
Pochi sono sfortunatamente i dati documentari rimastici che possano consentire una ricostruzione dettagliata della storia dello stabile che mantiene ancora oggi il suo pregio.
Fatto costruire verosimilmente nella prima metà del Settecento, il palazzo, secondo Agusto Merati, doveva essere composto in origine solo da due livelli in altezza.
Il portale, disposto a destra della facciata, fa pensare che l'edificio sia rimasto incompleto della parte destra e che dunque le aperture per piano avrebbero dovuto essere nove e non cinque. La possibilità di un mancato completamento dell'edificio è riscontrabile anche entrando nel cortile dove molti sono gli elementi che renderebbero valida l'ipotesi. A sinistra, infatti, in profondità si sviluppa un corpo laterale che non trova riscontro sul lato opposto lasciando, a destra, un muro in mattoni a vista che delimita la proprietà.
Durante la seconda metà del XIX secolo l'edificio era di proprietà della famiglia Porchera che, nel 1874, ne ordinò la riforma della facciata. Le modifiche previdero l'innalzamento dell'edificio di un livello e la realizzazione, su quest'ultimo piano, di finestre con poggiolini a filo di muro.
Per quanto riguarda il piano nobile, l'ingegnere a cui fu affidata la sistemazione della facciata, Michele Maggi, scelse di aggiungere un balconcino alla prima finestra da sinistra e modificò le cornici delle aperture laterali creando un impianto sinuoso che terminava con due volute simmetriche ancora oggi visibili.
Durante gli anni Venti del '900 il palazzo fu acquistato dalla famiglia Bellini che, in buona parte, ne detiene ancora la proprietà.
Nel corso degli anni l'edificio ha subito alcune modifiche. E' il caso delle finestre del piano terra che sono state ampliate e circondate da una cornice con volute che scende fino a terra e riprende il motivo del portale d'ingresso.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: In treno: con le linee ferroviarie
Milano - Bergamo
Milano - Como/Chiasso
Milano - Lecco

In autobus:
z218
Monza - Muggiò - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS)
z221
Mariano C. (FNM)-Giussano-Carate B.-Monza-Sesto S. G. (M1-FS)-Milano Bicocca
z222
Monza FS - S. Fruttuoso - Sesto S. G. (M1-FS)
z223
Monza FS (Celere) - Cinisello B. - Milano Bicocca
z224
Monza (Ordinaria) - Sesto S.G. - Milano
z225
Nova M.se - Sesto S. G. (M1-FS)
z227
Muggiò - Sesto S. G. (M1-FS)
z229
Palazzolo (FNM) - Paderno D. - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS)

In auto da Milano: A52 Tangenziale Nord, uscita Monza

Il palazzo è di proprietà privata e pertanto non è accessibile.

Riferimenti bibliografici

Sandrini M./ Ferlazzo Ciano A., Una finestra su Monza, Cinisello Balsamo 1993, v. I pp. 53-54

Repishti F./ Suss F., Monza dai De Leyva alla Villa Arciducale, Rho 2000

Merati A., Il cittadino, Una casa che sale e una che scende, Monza

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Susani, Elisabetta (1995)

Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1999); Bresil, Roberto (2009); Raimondo, Valentina (2009)

Descrizione e notizie storiche: Raimondo, Valentina

Fotografie: Bresil, Roberto

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