Cesto

Cesto

Descrizione

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: cesto

Materia e tecnica: rami di salice (potatura, macerazione, essiccazione, scortecciatura, curvatura); rami di salice (intreccio)

Misure: 37,5 cm. x 66 cm. x 39 cm.

Descrizione: Il recipiente è a sezione ovale, leggermente schiacciato lungo i due lati maggiori della bocca. Il perimetro della bocca è maggiore di quello del fondo e la sponda è inclinata verso l'alto. L'ossatura è costituita da coppie di verghe verticali, a cui sono state intrecciate le verghe orizzontali del fondo e della sponda. Sul fondo, in quattro punti angolari, sono state inserite verghe di maggiori dimensioni che costituiscono i piedi d'appoggio. Lungo i due punti più stretti contrapposti della sponda emerge il manico ad arco, costituito dai prolungamenti delle verghe verticali dell'ossatura, che sono state ritorte.

Notizie storico-critiche: F. Cherubini (1983, pp. 256-257) informa che il cavàgn era più piccolo della cavàgna, mai quadrato e spesso provvisto di coperchio. Il cavagnòt serviva invece per la raccolta delle foglie di gelso.
A. Aondio e F. Bassani (1990, p. 28) riferiscono che la cucina era munita di cavagnöö, ovvero un cestello o piccolo paniere, cavagnulìn (detto anche cestìn o sgurbìn), ovvero un piccolo cesto per vari usi. Vi sono due proverbi locali che recitano: "Ogni fiö èl vé al mund cunt èl sò cavagnöö", ovvero "Ogni figlio viene al mondo con il suo cestino"; "Sé té vöret che l'amicìzia la sé mantégna, fa' che un cestìn vàga e l'olter végna", ovvero "Se vuoi che l'amicizia si mantega, fa' che un cestino vada e l'altro venga".
R. Negri (2009, p. 54) scrive che gli uomini della famiglia contadina accedevano al lavatoio per aiutare le mogli nel trasporto dei panni nel cavagnöö quando erano particolarmente pesanti.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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