Sedia

Sedia

Descrizione

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: sedia

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sgrossatura, piallatura, taglio, levigatura); legno (commettitura, inchiodatura); carice (raccolta, essiccazione, intreccio)

Misure: 36 cm. x 31,9 cm. x 77,7 cm.

Descrizione: La sedia poggia su quattro gambe a sezione grossolanamente rettangolare, tenute insieme da traverse, una per lato, di forma pressochè cilindrica, incastrate perpendicolarmente e inchiodate. Le due gambe anteriori sporgono di poco dalla seduta che è impagliata col carice intrecciato. Nello schienale, costituito dal prolungamento delle due gambe posteriori, sono inserite due traverse di tenuta.

Notizie storico-critiche: L'informatore Riva Romeo (2009, audiocassetta n. 3) informa che il carice (lìsca) cresceva nelle zone paludose dei laghi lecchesi. Ricorda che (2010, audiocassetta n. 5) questo tipo di sedia, piuttosto bassa e leggera, veniva usata da donne anziane, che in genere erano di piccola statura, e da mamme - i piedi appoggiati sullo scaldino (pispòt) - durante le operazioni di cucitura, rammendo, ricamo e lavoro a maglia (per cüsé, mendà, ricamà, laurà cun la gügia)
A. Aondio e F. Bassani (1990, p. 26) informano che in cucina, oltre al tavolo, c'erano sedie impagliate oppure sedie interamente in legno (scagn), seggiolini e sgabelli (cadreghìn), anche a tre piedi. Le donne sposate, trasferitesi nell'abitazione del marito, si sedevano su sedie basse (cadreghìn dé la caregnàda) per piangere quando avevano dispiaceri di famiglia. A Galbiate esse sono dette cadreghìn di làcrem.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Sala, Annalisa (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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