Scaldaletto

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Scaldaletto

Descrizione

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: scaldaletto

Materia e tecnica: ferro (forgiatura, battitura, piegatura, foratura, tempratura)

Misure: 58 cm x Ø 26 cm

Descrizione: L'oggetto è di forma troncoconica. La circonferenza del bordo superiore è maggiore di quella del fondo, leggermente tondeggiante. Alla sponda è saldato il manico a sezione circolare. Il coperchio apribile, è fissato tra il manico e il bordo e presenta sulla base superiore quattordici fori

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 78-79) informa che il letto veniva scaldato in diversi modi, a seconda dei bisogni e del livello di vita. Molti contadini non scaldavano mai il proprio letto, dacché non lo ritenevano igienico. Le camere da letto erano tuttavia umide e, quando mancavano le stufe e la casa era mal riscaldata, era un'operazione necessaria. Lo scaldino veniva appoggiato alla base del trabiccolo (#mònega#), che teneva sollevato il lenzuolo superiore. In luogo degli archetti di ferro applicati alla sponda, lo scaldaletto poteva presentare un coperchio forato e talvolta decorato: veniva impugnato per il manico e passato più volte tra le coperte e il materasso, cioè tra le due lenzuola, fino a che il letto non era asciutto e caldo.
G. B. Muzzi (2001, p. 41) scrive che lo scaldaletto (#scaldalèt#) è un arnese di forma tronco-conica di rame o ferro, con un coperchio forato e manico di metallo o di legno, in cui si mettevano cenere e braci. Si usava per togliere l'unidità dalle lenzuola durante l'inverno o in sostituzione della (#mònega#)
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Bienno (BS), Mulino Museo di Bienno

Credits

Compilazione: Gelmi, Michela (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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