Trappola

ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#)

Trappola

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XIX seconda metà

Categoria: caccia, pesca e raccolta

Tipologia: trappola

Materia e tecnica: ferro (forgiatura)

Misure: 20.5 cm x 42 cm x 14.5 cm

Descrizione: Al telaio curvo è assicurato il manico ripiegato e alle due estremità sono inseriti i due anelli che costituiscono la molla

Notizie storico-critiche: Mondardini G., Morelli E., Morettini A. (1996, p. 46) informano che le trappole di maggiori dimensioni erano utilizzate per la cattura di volpi, lupi e cinghiali, mentre quelle più piccole venivano usate per faine, ratti, talpe, scoiattoli, ecc.
G.B. Muzzi (2001, p. 35) informa che una delle ricchezze dei contadini della pianura bresciana erano gli animali da cortile e i conigli, quando l'affittuale lo permetteva. La trappola serviva anche per catturare la donnola (#bènola#) che faceva strage nei pollai.
L'autore (2003, p. 114) riferisce altresì che ad ogni animale corrispondeva un tipo di trappola, realizzato tenendo conto della mole e del peso.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2005)

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