Banco da lavoro

Banco da lavoro

Descrizione

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: banco da lavoro

Materia e tecnica: ferro (battuto); legno (assemblaggio)

Misure: 76 cm x 232 cm x 82 cm

Descrizione: Bancone da falegname: tavolato formato da tre panconi, uniti sui lati corti da due travetti. Su un lato lungo tredici fori; gli undici verso la morsa a carretto (karel) passanti, hanno sezione 2,5x2,5; però la tavola dalla parte del carretto e interna è ulteriormente scavata nella parte superiore per consentire la scomparsa della testa del cane. Questo, in ferro, ha il gambo a forma di parallelepipedo (H 28, sezione 2x2) sul quale è sovrapposta una testa costituita da un altro parallelepipedo (H 2, sezione 8x2,5) in modo tale che una volta in funzione questa sporga sia verso il carretto che verso l'interrno del banco; la superficie della testa opposta al carretto è profondamente zigrinata con scanalature perpendicolari fra loro e oblique rispetto al tavolato. Sul lato del gambo corrispondente alla sporgenza della testa verso l'interno è fissata una molla a lamina, larga quanto il gambo e alta poco meno, che forzando il cane nel foro del tavolato serve a tenerlo all'altezza scelta. Un foro cieco, di sezione 2x2, in corrispondenza del bordo esterno della morsa articolata (morsa). [segue notizie critiche]

Notizie storico-critiche: [segue descrizione] A circa 10 da questo foro, verso l'esterno, un foro passante 4,5x3; in esso si muove un listellino di legno, con battuta nella parte superiore verso la morsa a carretto; sotto il tavolato sul listello è una vite conica di legno a testa fresata, la quale si muove in una ferritoia di un secondo listellino fisso (l'insieme serve evidentemente ad evitare oscillazioni laterali del listelo con battuta). La cosica fissa della morsa articolata è un piedritto, connesso al tavolato con incastro a mezzo legno a coda di rondine; la coscia mobile (sezione al labbro 22x5,5) è serrabile da una vite metallica (lunghezza tot. 45, diametro vite 2,5, filetto rettangolare di passo 0,7), con manubrio in tondino di ferro lungo 35, terminante con due bottoni. Il listello per regolare l'apertura al piede è passato da un cavicchio di ferro a forma di squadra. La morsa a carretto è formata da un'intelaiatura comlessa a C coricata: due lati a squadra sono visibili e sono la ganascia, il terzo è sotto il tavolato. I due lati corti (uno sotto il tavolato e uno allo stesso piano) sono uniti da due traverse che scorrono per due fori rettangolari ricavati nel travetto di testa; il lato sotto il tavolato ha poi due scanalature che si muovono sopra due listelli fissati per un'estremità al travetto di testa e per l'altra ad una traversa tra i due piedritti. la vite di serraglio della morsa a carretto è uguale a quella dellla morsa articolata. Il tavolato è legato con bulloni ad una robusta intelaiatura con commessure a tenone e mortasa, fissate da spine di legno. Sulle traverse inferiori, di fianco alla morsa articolata, poggiano due assicelle formanti un piano largo 39. Nella parte interna del piedritto al carretto è fissato con viti coniche da legno a testa fresata un regolo con sei fori passsanti (2x2) dentro i quali si colloca ad asse orizzontale un corto listellino; l'insieme equivale ad un fattorino, da usare quando si serrano di taglio assi nella morsa articolata. Tra i piedritti erani due cassetti, dei quali rimane solo il più grande, verso la morsa a carretto; ha un ripiano ospeso nell'angolo interno sinistro.

Collocazione

San Benedetto Po (MN), Museo Civico Polironiano

Credits

Compilazione: Uggeri, Silvio (1987)

Aggiornamento: Rebecchi, Matteo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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