Contenitore con tappo

Contenitore con tappo

Descrizione

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: contenitore con tappo

Materia e tecnica: terriccio (impasto); fibre vegetali (impasto); polpa di dattero (impasto); pelle (incollaggio); pittura rossa (stesura); legno (intaglio, levigatura); corda in fibra vegetale (avvolgimento, annodatura)

Misure: 38 cm x Ø 25 cm (intero); 34,5 cm x Ø 25 cm (contenitore); 3,5 cm x Ø 11 cm (tappo)

Descrizione: Contenitore in pelle con tappo. Ha pancia ovoidale, collo largo cilindrico e labbro curvilineo. La bocca è chiusa da un tappo in legno tramite incastro. La parete è costituita da diversi strati di pelle incollati tra loro; su due lati opposti della superficie esterna è presente della pittura rossa. La base del contenitore è dotata di due porzioni cilindriche, leggermente curve, che fungono da piedini. Queste sono realizzate con impasto vegetale e rivestite da pelle a sua volta ricoperta da uno strato di pittura rossa disomogenea. Una corda in fibra vegetale è avvolta con tre giri intorno al collo.

Notizie storico-critiche: L'oggetto fa parte della raccolta araba "Giuseppe Acerbi" (Castel Goffredo 1773 - 1846), costituita da reperti etnografici e naturalistici selezionati dall'erudito e scienziato naturalista mantovano - nominato nel 1826 Console Generale d'Austria in Egitto - durante i suoi viaggi in Africa settentrionale, a cavallo fra gli anni Venti e Trenta del XIX secolo.
Questa tipologia di manufatto sembra essere riconducibile a contenitori tipici della zona dell'Egitto e del Sahara utilizzati per contenere latticini o burro durante le vecchie rotte commerciali che andavano dall'Alto Nilo fino al Lago Ciad.
Dall'osservazione della forma, della tipologia di materiali impiegati e del coperchio a incastro si ipotizza che i fruitori di questo genere di manufatti potessero essere i beduini presenti nelle zone sahariane in quanto erano soliti utilizzare questa tipologia di manufatti. I beduini, o popoli nomadi Tuareg del deserto, consumano regolarmente una grande quantità di latte e di suoi derivati, quali latte acido, burro e formaggio, ed è quindi necessaria la conservazione e il trasporto di questo genere alimentare all'interno di appositi contenitori. È noto, infatti, che una delle poche fonti di guadagno dei beduini è il confezionamento del burro. Lo stesso Giuseppe Acerbi annota spesso nei suoi quaderni di viaggio l'acquisto di latticini quali burro e latte.
Probabilmente in origine il tappo ligneo doveva essere ricoperto di pelle per assicurarne la tenuta al fine di evitare l'introduzione di sabbia e/o la fuoriuscita del liquido contenuto all'interno. Le pelli e il cuoio sono materiali largamente utilizzati da tutti i popoli allevatori nomadi e dai cacciatori; in particolare erano ottenute da animali di allevamento quali capre, pecore e pollame; tuttavia, per questo genere di oggetti, risulta essere utilizzata con frequenza anche la pelle del cammello.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te. Collezione Araba "Giuseppe Acerbi"

Credits

Compilazione: Benini, Monica (2017); Sangiorgi, Nausicaa (2017)

Aggiornamento: Benini, Monica (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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