Zangola rotatoria

montagna bresciana, (botte) bottega di falegname, (cerchi) fucina di fabbro ferraio

‹ precedente | 2884 di 2 | successivo ›

Zangola rotatoria

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (botte) bottega di falegname, (cerchi) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: zangola rotatoria

Materia e tecnica: legno (riduzione in assi, taglio, curvatura, commettitura, foratura, pittura); legno (tornitura); ferro (stampo, inchiodatura)

Misure: 49.5 cm x 44.9 cm x 101 cm x Ø 52.5 cm

Descrizione: Botte cilindrica a doghe basse cerchiate in ferro, sulla cui sponda è stato realizzato un foro circolare per l'introduzione della panna. La botte, su cui sono visibili segni di pittura di colore verde, è attraversata da un albero anch'esso in ferro, di cui fuoriescono le estremità poggiando sulle gambe verticali, a loro volta unite alle assi in legno della base. Da una parte, l'estremità dell'albero è collegata ad un sistema di ingranaggi dentati, a loro volta uniti ad una catena di bicicletta di recupero. Quest'ultima è collegata ad una manovella per la messa in moto della botte. In una delle basi della botte è stato ricavato un foro circolare, coperto da un cerchio in vetro, per l'osservazione del contenuto interno.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 33-34) riferisce che le zangole rotatorie più grandi potevano anche essere appoggiate al muro della malga. Rispetto al sistema rotatorio della zangola formata dalla botte a tamburo, quello del cassone munito internamente di pale è più moderno. Esso sembra derivare da un modello tedesco, nonostante testimonianze raccolte in Piemonte ne rivendichino l'importazione dalla Francia. Nei caseifici, la zangola rotatoria era mossa mediante una ruota idraulica esterna e, nella pianura lombarda, azionata da un cavallo che girava.
G. Bergomi (audiocassetta n° 4, lato A) ricorda che i mandriani delle montagne bresciane, bergamasche e trentine quando si recavano a svernare nella pianura portavano con sé gli strumenti necessari alla produzione di burro e formaggio.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

‹ precedente | 2884 di 2 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).