Ospedale Maggiore di Milano, Milano (MI)

Tipologia: archivio, biblioteca, museo
Indirizzo: via Francesco Sforza, 28 - Milano (MI)
Ente proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Sito web

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L’Ospedale Maggiore di Milano nasce nel 1456 con la finalità di aggregare gli istituti assistenziali presenti dal Medioevo nel territorio milanese in un'unica struttura: la Ca’ Granda. Oggi gran parte degli spazi dell’antico ospedale sono sede dell’Università degli Studi di Milano, l’Ente, che opera nell’area del Policlinico, conserva ancora la proprietà di una parte del complesso monumentale. Nell’ala tra via Francesco Sforza e via Laghetto è posta la sede legale e gli uffici amministrativi; qui è conservato il patrimonio di uno dei più antichi e illustri ospedali d’Italia.


Profilo storico

La storia dell’Ospedale Maggiore, fondato da duca Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, è fortemente legata alla beneficenza milanese. Fin dalle origini la missione è quella di fornire cure gratuite ai poveri e di portare innovazione e miglioramento organizzativo all’assistenza ai malati in città.

La costruzione degli edifici della Ca’ Granda, e successivamente dei padiglioni di quello che oggi è conosciuto come il Policlinico, avviene a seguito di generose donazioni, a partire da quella del suo fondatore. In particolare, i luoghi che interessano la visita furono edificati grazie ai lasciti testamentari di Giovan Pietro Carcano all’inizio del Seicento e di Giuseppe Macchi alla fine del Settecento.

Pochissimi anni dopo la nascita dell’ospedale, nel 1459, venne istituita la Festa del Perdono da celebrarsi presso la Ca’ Granda il 25 marzo degli anni dispari. Nel giorno della ricorrenza dell’Annunciazione del Signore, a cui è dedicato l’ospedale, venivano concesse l’indulgenza e incentivate le donazioni da parte della cittadinanza. A testimonianza di quanto l’Ospedale Maggiore Policlinico sia tuttora percepito come un’istituzione viva e centrale per la comunità, la Festa del Perdono continua ad essere celebrata ancora oggi e la generosità dei milanesi continua attraverso un consistente sostegno finanziario. I benefattori più rilevanti sono ricordati dal 1602 nella celebre raccolta di ritratti.


Patrimonio

L’Ospedale Maggiore custodisce un importante e diversificato patrimonio culturale. I beni spaziano dalle opere artistiche ai beni architettonici, dai libri antichi agli strumenti medico scientifici, dalle pergamene alle stampe fotografiche.

Il valore aggiunto di questa straordinaria eredità è costituito proprio dall’intreccio di connessioni e collegamenti che legano le varie tipologie di beni tra loro, restituendo un racconto plurisecolare complesso e sfaccettato. Un racconto che ha molteplici chiavi di lettura, la storia dell’Ospedale non è solo la storia di un’istituzione, ma è anche quella della città, dell’assistenza, della ricerca medico scientifica, dell’evoluzione dei costumi e poi ancora la storia di persone, professioni e mestieri.

ARCHIVIO STORICO

Il prezioso archivio dell’Ospedale Maggiore custodisce la documentazione amministrativa del nosocomio dalla sua fondazione. Il patrimonio include anche i fondi di enti amministrati, archivi privati e singoli documenti derivanti dalle donazioni dei benefattori. L’archivio conserva pergamene miniate, diplomi muniti di sigilli, bolle papali, mappe geografiche; di notevole interesse sono pure le carte relative alla costruzione degli edifici ospedalieri e quelle relative alla gestione del vasto patrimonio immobiliare e rurale esteso a tutta la Lombardia.

La documentazione si può suddividere a grandi linee in:

  • Sezione Storica (sec. XII-1863) ricca di circa 5.000 cartelle, 3.600 registri, 700 mappe,
  • Sezione Storica Amministrativa (1864-1967) conserva oltre 10.000 cartelle. Si segnalano in particolare le carte relative all’edificazione del Policlinico e degli ospedali di Niguarda, di Sesto S.G., San Carlo
  • Collezioni diplomatiche (1067-2000) con documenti a partire dal secolo XI, 16.000 pergamene, talvolta ricche di miniature e munite di sigilli e di rilevante importanza storica
  • Fondi archivistici diversi (1476-1993): Direzione medica, Agenzie di campagna, Ospedale della Senavra, Pia Casa di S. Caterina alla Ruota e LL.PP. annessi, Congregazione di Carità napoleonica, Opere Pie amministrate…
  • Archivi privati pervenuti con eredità di famiglie (Archivio famigliare Litta Visconti Arese Borromeo)
  • Sezione di deposito (1968-2022) pari a circa 3000 metri lineari

BIBLIOTECA STORICA DI MEDICINA

Le raccolte librarie dell’Ospedale Maggiore relative alle scienze mediche coprono un arco temporale che va dal 1476 alla metà del Novecento e rappresentano un unicum a livello nazionale in quanto ad ampiezza e specializzazione dei fondi. Il nucleo principale, costituito per l’aggiornamento dei medici, si è accresciuto anche a seguito di numerosi lasciti e donazioni. Oggi la biblioteca conserva circa 90.000 volumi.

RACCOLTE D’ARTE E QUADRERIA DEI BENEFATTORI

Come forma di ringraziamento verso le donazioni più generose, dal 1602 l’ospedale commissiona la realizzazione dei ritratti dei benefattori ad artisti di fama del calibro, ad esempio, di Hayez, Segantini e Sironi. Con il trascorrere del tempo ed il consolidarsi della tradizione, il ritratto del benefattore divenne una sorta di “status symbol”, avere un membro della famiglia raffigurato nella quadreria dell’Ospedale Maggiore divenne segno di prestigio e riconoscimento sociale. Questo consentì di incentivare notevolmente le donazioni e i lasciti testamentari da parte delle famiglie più in vista di Milano.

Una particolarità notevole della raccolta di dipinti è che, essendo l’ospedale il committente, l’archivio conserva tutti i documenti relativi alla realizzazione delle opere, come i pagamenti e i carteggi con gli artisti e con le famiglie dei benefattori. Questo, oltre a garantire l’autenticità delle opere, consente di ricostruire molti aspetti relativi al lavoro degli artisti. La tradizione dei ritratti dei benefattori continua ancora ai giorni nostri e oggi la Quadreria conta oltre 900 opere, il museo ne espone una selezione.

Le raccolte ospedaliere inoltre sono ricche di dipinti, sculture, arredi sacri, campane, suppellettili fino a oltre 2.800 beni.

COLLEZIONI SCIENTIFICHE

Le vaste raccolte di strumenti medico scientifici rappresentano un raro caso di collezione sviluppata all’interno di un ente ospedaliero di antica fondazione; comprendono apparecchiature, e strumenti chirurgici e ostetrici dal secolo XVIII al XXI, e sono in costante accrescimento.

Agli strumenti si affiancano notevoli collezioni anatomiche, con preparati umani e modelli in ceroplastica.

FOTOTECA

La fototeca raccoglie quasi 30.000 fototipi dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi. In molti casi gli scatti sono stati realizzati da importanti fotografi e hanno un valore anche dal punto di vista della storia delle tecniche fotografiche e dei supporti utilizzati. Le immagini documentano tutti gli aspetti della vita ospedaliera, edifici, attività medico assistenziali, eventi istituzionali e cerimonie; inoltre documentano il patrimonio rurale, riproducono le opere d’arte di proprietà dell’ente e alcuni tra i più importanti documenti dell’archivio.

Materiale particolarmente interessante è pervenuto con le eredità dei benefattori e nel Novecento gli scatti fotografici sono serviti come modelli per l’esecuzione dei ritratti pittorici.


Sede

La sede della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico occupa l’ala tra via Francesco Sforza e Via Laghetto, costruita su progetto degli architetti Richini e Mangone, tra 1637 e 1649 e completata in stile neoclassico nel 1805.

Il giardino che precede l’ingresso costituiva un tempo il “Giardino dei Semplici” dove erano coltivate le erbe officinali.

Le splendide sale che ospitano l’Archivio Storico furono concepite per accogliere le riunioni del Capitolo, ovvero il consiglio di amministrazione dell’ospedale. Il salone maggiore, o Capitolo d’estate, è caratterizzato da una copertura a volta, divisa in lunette, dipinta nel 1638 da Paolo Antonio de’ Maestri detto il Volpino. Accanto si trova una sala di minori dimensioni detta Capitolo d’inverno o Capitoletto; il prezioso arredo fisso in noce fu realizzato tra il 1767 e il 1770, per conservare adeguatamente i documenti dell’Archivio.

La chiesa, dedicata all’Annunciata, fu completata nel 1637. Il progetto si deve agli architetti Pessina, Richini e Mangone. Per ornare l’altare fu commissionato al pittore Francesco Barbieri da Cento, detto Il Guercino, un dipinto raffigurante l’Annunciazione, terminato nel 1639 e ancora oggi al posto originario. L’Ospedale Maggiore costituisce una parrocchia autonoma, della quale è titolare l’Arcivescovo di Milano.

Sotto la pavimentazione della vasta cripta, si trova una serie di camere, destinate a cimitero dell’Ospedale. Dopo il 1695 le sepolture furono trasferite al nuovo Foppone di San Michele ai nuovi sepolcri, ora conosciuto come Rotonda di via Besana. Durante gli scontri delle Cinque Giornate del 1848 si dovette ripristinarne l’uso per i caduti nei combattimenti.

IL MUSEO

Un’ala dell’edificio accoglie il museo “I Tesori della Ca’ Granda”, che espone una selezione dei ritratti della Quadreria dei benefattori e di medici e personaggi legati alla storia dell’istituzione, qui troviamo opere di Segantini, Hayez, Sironi, Carrà, Longoni, Induno e altri importanti artisti . Una sezione del museo è dedicata alle collezioni di strumenti scientifici storici. Il percorso comprende, inoltre, la visita alla cripta della Chiesa della B.V. Annunciata con un allestimento che illustra le ricerche paleo antropologiche condotte sui resti umani qui inumati.


Bibliografia

  • AGOSTI Giovanni - STOPPA Jacopo, La Ca’ Granda: da ospedale a università. Atlante storico-artistico, Milano, Officina libraria, 2017
  • CARLESSI Mariangela e KLUZER Alessandra (a cura di), Il cuore dell’antico Ospedale Maggiore di Milano: i luoghi dell’archivio e la chiesa della B.V. Annunciata, Milano – Cinisello B., Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Silvana Ed., 2011
  • GALIMBERTI Paolo M., GIACHETTI Marco, REGONESI Valentina, I Tesori della Ca’ Granda. La raccolta museale dell’antico Ospedale Maggiore di Milano, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2021 ISBN 978-88-913-2345-3
  • Gli archivi storici degli ospedali lombardi: censimento descrittivo, Milano, Regione Lombardia-Settore cultura e informazione, 1982
  • I fondi speciali delle biblioteche lombarde, Milano, Editrice Bibliografica, 1995 (Fonti e strumenti, 27), pp. 397-398

Collegamenti

  • Le Raccolte d’Arte dell’Ospedale Maggiore di Milano

https://www.lombardiabeniculturali.it/blog/articoli/1174/

  • Inventari d’archivio

https://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/969

https://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/1615

https://lombardiarchivi.servizirl.it/creators/1983

  • Catalogo delle opere d’arte

https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/ricerca/?tipologia=0&autore=&ambito=&intestazione=&materia=&annop=&annoa=&provincia=&comune=&istituto=&ente_sanitario=45

  • Catalogo degli edifici

https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/ricerca/?provincia=&comune=&intestazione=&tipologia=0&autore=&annop=&annoa=&livello=bc&ente_sanitario=45

  • Portale Arts&Culture

artsandculture.google.com/partner/ca-granda


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Ultimo aggiornamento: 14 settembre 2022

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