comune di Tresivio sec. XII - 1797

Comune del terziere di mezzo della Valtellina, fu capo di pieve.
Il toponimo si trova citato in una cartula venditionis di beni posti in Traona, Mello e Tresivio del 1022 (ASMi, Museo Dipl. n. 461) (Fattarelli 1986) e in un atto con cui i fratelli Giovanni e Stefano figli del fu Sundolo, abitanti nel luogo di Montagna, vendevano con altri parenti nel gennaio del 1016 un sedime situato “intus castro Trecive (Tresivio), ubi dicitur Petraria (Atti privati 1001-1025, n. 77).
Forse già alla fine del XII secolo la comunità di Tresivio potè organizzarsi in comune: nel 1192 è citato come console di Tresivio Rogerio Beccaria (ASMi, Pergamene per fondi, Sant’Abbondio, n. 78 ). Il comune poteva allora comprendere con probabilità l’intera compagine plebana. Tresivio è citato nel 1335 (statuti di Como 1335) come “comune loci castellantie de Trexivio”.
Nel corso del XIII secolo le vicinie di Chiuro e Ponte si staccarono formando entità amministrative autonome; mentre più a lungo rimasero legate a Tresivio le comunità di Acqua, Boffetto e Piateda (Cavallari 1956 a; Corti 1969; Carugo 1990).
Lo Sprecher ricorda come antiche contrade di Tresivio Borgo, Piazza, Foppa, San Tomaso, Menatti (Sprecher 1617).
La comunità di Tresivio nel 1589 contava i circa 30 fuochi di San Tomaso e Camenato, 20 di Foppa, 4 di Gabotato, 15 di Romanasco, oltre agli 80 di Monte dell’Acqua, nel 1624 Tresivio aveva 850 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, 1.060 abitanti (compreso Acqua) (Massera 1991 a).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]