deputati alle affittanze 1434 - 1694

La prima menzione di locazione di una proprietà comunale in età veneta risale all’8 dicembre 1434, data dell’incanto, per tre anni, dei mulini del Zoffo e di Porta de fossato. Il 20 dicembre 1434 si ha, invece, la prima menzione dei banchi degli uffici e di due deputati al loro incanto. Il 3 gennaio 1477 avvenne l’elezione di due deputati per l’esame di due mulini concessi precedentemente in affitto, mentre un mese più tardi un’analoga elezione per la riparazione degli stessi.
L’elezione di deputati che si occupassero dell’affitto e della verifica della gestione dei beni comunali è documentata, quindi, sin dai primi anni della dominazione veneziana. L’8 aprile 1502 il consiglio minore mandò parte secondo la quale “nulla domos, petia terrae, edificium, seriola ne aliquid aliud de bonis huius communitatis possit locari ne affictari nisi per viam publici incantus et deliberationis [faciente] plus offerenti ad incantus [… ..] et omnis locatio[…] ali[.] facta nullius sit valoris ac [momti] perinde ac si facta non esset”. È questa la prima deliberazione in merito alla procedura da seguirsi nell’affitto di beni comunali. Nell’aprile 1694 si venne a costituire un collegio stabile (AC Bergamo, inventario Archimeda).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]