giudici delle vettovaglie 1563 - 1797

L’ordinamento e le competenze della magistratura dei giudici delle vettovaglie vennero delineate dallo statuto del 1491 e riprese dopo la divisione della magistratura delle vettovaglie, strade e incanti, nel dicembre 1563. Ogni anno, nel mese di dicembre, il consiglio maggiore doveva eleggere sei cittadini di età superiore ai quarant’anni, uno dei quali appartenente al collegio dei giuristi, per ricoprire la carica di giudici delle vettovaglie.
Per quanto riguarda le vettovaglie, i giudici avevano la facoltà di procedere e sentenziare contro chiunque contravvenisse alle norme statutarie che regolavano la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Le contravvenzioni potevano riguardare la qualità e l’igiene dei generi alimentari, così come la qualità di tessuti e di manufatti di “fornasari, fabbri e maniscalchi”; riguardavano, inoltre, le frodi sui pesi e le misure dei suddetti generi. Ai giudici era affidato il controllo sulle arti e corporazioni, che, per esercitare la loro attività, dovevano iscriversi all’ufficio delle vettovaglie. Inoltre provvedevano alla definizione dei calmieri, fra i quali quello del pane era il più importante, e alla vigilanza sull’approvvigionamento di vettovaglie della città, controllando che non fossero esportate dal territorio.
I giudici delle vettovaglie duravano in carica un anno, a partire da gennaio. Le pene da loro comminate erano solo di tipo pecuniario, e per quelle che superano i soldi 40 imperiali, si poteva proporre appello ai giudici dei danni dati; nel caso in cui la sentenza fosse riformata, si poteva ricorrere, in ultima istanza, al podestà.
All’ufficio delle vettovaglie e strade, oltre ad un notaio, erano assegnati tre “commilitoni”, con il compito di indagare sulle violazioni commesse e di proporre le relative accuse.
Vale la pena di segnale che la magistratura dei giudici delle vettovaglie rimase attiva anche dopo la caduta del regime veneto. La sua attività é infatti testimoniata sino al luglio del 1800, quando venne introdotta una nuova organizzazione per l’amministrazione della giustizia civile (AC Bergamo, inventario Archidata).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]