parrocchia di San Carlo Borromeo 1629 - 1986
Parrocchia della diocesi di Como. Nel 1589, durante la visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda nella pieve di Tresivio, la comunità di Faedo, composta da 50 famiglie tutte cattoliche, disponeva di una chiesa dedicata a San Bernardo abate, dove i sacramenti erano amministrati dal parroco o da un cappellano di Montagna (Visita Ninguarda 1589-1593).
La chiesa di San Carlo, futura sede parrocchiale di Faedo, fu edificata a partire del 1607. La parrocchia fu eretta dal vescovo Lazzaro Carafino nel 1629 con territorio smembrato da Montagna (Visita Ninguarda 1589-1593, note; Xeres, Antonioli 1996; Inventario Faedo Busteggia 2000). Era di patronato comunale (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1651 la chiesa di San Carlo di Faedo risulta elencata tra le parrocchie di un vicariato esteso al territorio che costituiva il terziere di mezzo della Valtellina, coincidente con le pievi di Berbenno, Sondrio e Tresivio, quest'ultima indicata unitamente alla pieve di Ponte, ciascuna delle quali corrispondeva a una "congregatio" del clero. Faedo era compresa nella "congregatio tertia". Dalla stessa fonte si ricava che la parrocchia sarebbe stata fondata dal vescovo Lazzaro Carafino (Ecclesiae collegiatae 1651).
La chiesa di San Carlo di Faedo è attestata alla fine del XVIII secolo come parrocchiale nella pieve e vicariato di Tresivio e Ponte (Ecclesiae collegiatae 1794). Tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo si costituì probabilmente il vicariato foraneo di Montagna: ad esso furono attribuite le parrocchie di Pendolasco, Spriana, Faedo, Montagna.
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 817.05. Nella chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo di Faedo si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, maschile e femminile, osservante le regole di San Carlo. Nella parrocchia di Faedo, di padronato comunitativo, esisteva la chiesa di San Bernardo sul Monte. Il numero delle anime era 365 (Visita Ferrari, Vicariato di Montagna).
Nella parrocchia era istituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Inventario Faedo Busteggia 2000).
Nel corso del XIX e XX secolo la parrocchia di San Carlo Borromeo di Faedo è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Montagna; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XIII della Media Valtellina e al vicariato di Sondrio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato C della Media Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
Con decreto 31 gennaio 1983 del vescovo Teresio Ferraroni il territorio della parrocchia di Faedo venne ampliato con annessione di alcuni territori siti nei comuni di Albosaggia, in modo che il confine tra parrocchia e comune di Albosaggia e parrocchia e comune di Faedo venisse a coincidere; di Montagna, stralciando il tratto a sud dell’Adda sul quale era sorta la nuova chiesa di San Francesco d’Assisi in località Busteggia; di Piateda al Piano, stralciando la frazione Busteggia e limitrofe. Il territorio costituì una comunità pastorale omogenea indicata con la denominazione di Faedo con Busteggia e la parrocchia assunse la denominazione dei Santi Carlo Borromeo e Francesco d’Assisi (decreto 31 gennaio 1983) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1983). Sempre nel 1983 la sede parrocchiale fu trasferita sul fondovalle in località Busteggia (Xeres, Antonioli 1996). La parrocchia di Busteggia fu formalmente eretta con decreto 8 settembre 1986 del vescovo Teresio Ferraroni (decreto 8 settembre 1986 b) (Registri protocollo diocesi di Como 1986).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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