monastero di Santa Maria Rosa sec. XV - 1784
Monastero benedettino femminile.
Le origini del monastero sono da collocare nell'ultimo ventennio del XV secolo, ad opera di due monache provenienti da Gallarate che si insediarono nei pressi della chiesa di San Martino di proprietà delle monache di Santa Chiara (Palestra 1956, pp. 146-147). La documentazione relativa ai vari possedimenti delle monache di Santa Maria Rosa permette di indicare il XVI secolo come epoca in cui le benedettine consolidarono la loro presenza in Abbiategrasso (Culto, Benedettini, Abbiategrasso). Il 24 luglio 1593 la chiesa di Santa Maria Vecchia di Abbiategrasso venne ceduta dal priore e confratelli della chiesa e incorporata al monastero della Rosa con ragioni di casa, orto e cessione di pubblica strada fatta dalla comunità di Abbiategrasso, con approvazione dell'arcivescovo di Milano Gaspare Visconti: l'atto risulta rilasciato agli acquirenti della chiesa e circondario del soppresso monastero messi in vendita dal Demanio nel 1805 (Amministrazione del Fondo di Religione, monastero di Santa Maria Rosa, Abbiategrasso).
Le religiose ebbero diversi possedimenti e poderi ad Abbiategrasso, Rosate, Magenta, Gaggiano e Gudo Visconti (Ordini religiosi, Santa Maria Rosa, Abbiategrasso). Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nella comunità di Abbiategrasso, nella pieve di Corbetta, per pertiche 146; e nella comunità di Rosate, capo di pieve, per pertiche 150.4 (Possessi dei monasteri femminili, sec. XVIII).
Il monastero fu soppresso il 30 agosto 1784 in esecuzione del reale dispaccio 5 dicembre 1783 e lettera del reale governo 24 luglio 1784 (Culto, Benedettini, Abbiategrasso), ovvero il 2 settembre 1784 (Taccolini 2000, p. 89).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Lavinia Parziale ]
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