parrocchia dei Santi Fermo e Rustico sec. XIV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Attestazione di una chiesa in Berzo intitolata ai Santi Fermo e Rustico si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte la chiesa di Berzo, dipendente dalla plebania di Mologno, risulta avere un beneficio di cui era titolare "presbiter Bertulinus de Piperata", con un reddito di 15 lire (Nota ecclesiarum 1360).
Alla parrocchia di Berzo si unirono gli abitanti del territorio di Grone con atto notarile rogato il 9 febbraio 1495, come attestato nel registro dei Censuali redatto sotto l’episcopato Soranzo (Censuale Soranzo 1550-1558). Le due parrocchie continuarono a esistere distinte, ma il parroco di Berzo attendeva anche alla cura spirituale di Grone. Per questa unione, il Comune di Grone si impegnava a versare una rendita al parroco officiante e un censuale in cera al vescovo (Visita Lippomano 1540-1541). Le due parrocchie si resero reciprocamente autonome non prima della metà del XVI secolo.
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 25 ottobre 1575, la parrocchia dei Santi Fermo e Rustico di Berzo, dipendente dalla pieve di Mologno, risultava godere di un reddito annuo pari a 200 lire. La comunità di Berzo, retta da un parroco mercenario esercitante la cura d’anime "cum licentia ordinarii", contava a quell’epoca 200 anime, di cui 100 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di Santo Stefano, antica sede parrocchiale (Visita Borromeo 1575), di cui è attestata l’esistenza all’inizio del XIV secolo (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
La parrocchia di Berzo rimase compresa nella pieve di Mologno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Berzo godeva di un beneficio dal reddito annuo di 30 scudi. Nella parrocchiale era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. L’organico degli ecclesiastici risultava costituito dal solo parroco (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale beneficiata sotto l’invocazione dei Santi Fermo e Rustico martiri di Berzo, sita in Valle Cavallina e dipendente dalla pieve di Mologno, erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e di Santa Croce. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio della Beata Vergine Maria. La comunità di Berzo contava a quell’epoca 431 anime, di cui 282 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Berzo risultava compresa nella vicaria di Borgo di Terzo; nel 1763 entro la medesima circoscrizione, ma sottoposta al vicario di Entratico (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 30 agosto 1780, nella parrocchiale risultava istituita la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, e la società del Rosario, presso l’altare omonimo. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi l’oratorio di Santo Stefano e l’oratorio di San Giovanni. Per la comunità di Berzo, costituita da 443 anime di cui 280 comunicate, prestavano servizio un curato beneficiato e tre cappellani (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia dei Santi Fermo e Rustico di Berzo risultava annessa alla vicaria IV di Borgo di Terzo. A quest’epoca la comunità contava 662 anime, ed era retta da un parroco, da un coadiutore e da un cappellano. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di Santo Stefano (GDBg).
La parrocchia di Berzo restò annessa alla vicaria foranea di Borgo di Terzo fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la parrocchia di Berzo fu aggregata alla zona pastorale XVI, composta dalle parrocchie delle vicarie di Borgo di Terzo e di Trescore. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
comparrocchiale di:
Grone 1495 - metà sec. XVI

compresa in:
pieve di Mologno sec. XIV(?) - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 (vicario foraneo di Endine) - sec. XVII
vicaria foranea di Borgo di Terzo [1734] - 1979
zona pastorale XVI 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]