parrocchia di Sant'Andrea apostolo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. La chiesa di Fino del Monte venne probabilmente eretta in parrocchia all’inizio del XVI secolo. In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 25 settembre 1575, la parrocchia dedicata a Sant’Andrea in Fino, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava godere di un reddito di 70 aurei. La comunità di Fino contava a quell’epoca 374 anime, di cui 214 comunicate. Presso la parrocchiale risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento, alla quale risultavano unite le scuole di San Rocco e di San Giovanni. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un istituto della Misericordia (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Fino rimase compresa nella pieve di Clusone anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di Sant’Andrea apostolo in Fino, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava beneficiata e retta da un parroco, affiancato da quattro sacerdoti. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e di Sant’Antonio di Padova. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi un oratorio dedicato a San Salvatore e un altro intitolato a San Rocco, nel cimitero. La comunità contava a quest’epoca 400 anime, di cui 265 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Fino risultava compresa nella vicaria di Clusone (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 7 luglio 1779, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da tre reggenti, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, governata da due reggenti, e la confraternita della Dottrina cristiana. La relazione menzionava inoltre la presenza di una "Scuola della Misericordia", entro cui confluivano le entrate di quattro Misericordie, ossia la Miseridordia di Marino Bellini, la Misericordia della Dispensa generale, quella di Marco Bellini e infine quella di San Salvatore. Entro la circoscrizione parrocchiale risultavano compresi l’oratorio del Santissimo Salvatore, governato dai reggenti della suddetta Misericordia, ma anticamente di ragione delle monache francescane trasferite per volere del Borromeo al convento di Clusone, e la cappella di San Rocco, cimiteriale. La comunità di Fino contava a quell’epoca 355 anime, di cui 260 comunicate, ed era officiata da un curato beneficiato affiancato da un cappellano (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Sant’Andrea apostolo di Fino risultava annessa alla vicaria IX di Clusone. A quest’epoca la comunità contava 450 anime ed era retta da un parroco e da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di San Salvatore (GDBg). La comunità di Fino rimase compresa nella vicaria di Clusone fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Clusone, Ardesio, Ponte Nossa, Gromo e Vilminore (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Clusone-Ponte Nossa (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:

Compresa in:
pieve di Clusone sec. XVI - 1568
vicaria foranea di Clusone 1568 - 1979
zona pastorale I 1971 - 1979
vicariato di Clusone-Ponte Nossa

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]