parrocchia di San Lorenzo martire sec. XIV - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. La chiesa di Fondra anticamente dipese prima dalla pieve di Dossena e poi da quella di San Martino oltre la Goggia. Tale passaggio circoscrizionale avvenne probabilmente nel 1498, quando il vicario generale di Bergamo decretò lo smembramento da Dossena della chiesa di Piazza, erigendo quest’ultima in prepositurale plebana ed assoggettandole tutte le chiese di Oltre la Goggia già di pertinenza della plebana di Dossena (Medolago, Reguzzi 1999).
Un prima attestazione di una chiesa intitolata a San Lorenzo in Fondra si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Dall’attestazione del reddito della chiesa ricaviamo che nella chiesa San Lorenzo esisteva un beneficio, stimato in lire 4, di cui era titolare "presbiter Albertus rector" (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 4 ottobre 1575, la parrocchia di San Lorenzo di Fondra risultava compresa nella pieve di "Piazza Brembana". La parrocchia di San Lorenzo risultava priva di reddito ed era allora priva anche di un curato. La comunità provvedeva di norma a stipendiare il proprio rettore per una somma di 280 lire annue, versando inoltre alla mensa episcopale soldi 24 "pro commenda". La parrocchia di Fondra risulta infatti censita nel registro delle commende episcopali, recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, che venivano confermati dal vescovo ogni sei mesi (Commende 1550-1597). La comunità di Fondra contava a quell’epoca 250 anime, di cui 150 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale era compresa la chiesa ("ecclesia curata") di Trabuchello, la cui comunità provvedeva a stipendiare autonomamente un parroco officiante per il servizio prestato lungo un terzo dell’anno (Visita Borromeo 1575). La relazione esistente a quest’epoca tra la parrocchiale di Fondra e la chiesa "curata" di Trabuchello le pone quasi in termini di "comparrocchiali", come mostra il registro del 1577 recante l’elenco dei benefici della diocesi di Bergamo, in cui la parrocchia compare unitariamente come di "Fondra et Trabuchella" (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). La chiesa di Trabuchello si renderà tuttavia parrocchia autonoma a tutti gli effetti solo nel 1610 (Pagnoni 1992).
La parrocchia di Fondra rimase compresa nella pieve di Piazza Brembana anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Fondra risultava compresa nella vicaria foranea di Piazza Brembana e godere di un reddito di 50 scudi. La comunità, costituita da 232 anime, di cui 168 comunicate, provvedeva a stipendiare un parroco mercenario per una somma di 70 scudi annui. Entro la parrocchiale erano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia posta sotto l’invocazione di San Lorenzo, sita in Valle Brembana Superiore e dipendente dalla pieve di "San Martino oltre la Gogia", risultava essere "mercenaria". Vi era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. La comunità di Fondra contava a quell’epoca 290 anime, di cui 221 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Con decreto del vescovo Daniele Giustiniani del 3 novembre 1688, la parrocchia di Fondra veniva sottoposte al vicario foraneo di Branzi (Fascicoli parrocchiali, Branzi).
Nella serie dei registri relativi allo Stato del clero della diocesi a partire dal 1734, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l’assetto delle parrocchie da essi visitate, la parrocchia di Fondra risultava compresa nella vicaria di Branzi. Nella medesima fonte, per l’anno 1784 e per l’anno 1822, essa risultava compresa entro la medesima circoscrizione facente però capo rispettivamente a "San Giovanni Bianco" nel 1784 e a "Valleve" nel 1822, essendo i parroci di quelle comunità titolari della dignità vicariale in quegli anni (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 6 luglio 1780, presso la parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo, e la scuola della Dottrina cristiana presso l’altare di San Sebastiano martire. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi l’oratorio di San Pantaleone martire, nella contrada di "Puraldosso", e l’oratorio di San Giovanni Nepomuceno nella contrada "de la Foppa". Per la comunità di Fondra, costituita da 474 anime di cui 340 comunicate, prestavano servizio un curato mercenario, stipendiato per 490 lire, e un cappellano (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Lorenzo martire di Fondra risultava sottoposta alla vicaria XXIII di San Martino oltre la Goggia, entro la quale erano riconfluite, almeno dal 1851 (Stati del clero 1851-1859), le parrocchie anticamente comprese nella vicaria di Branzi. A quest’epoca la comunità di Fondra contava 494 anime, ed era retta dal solo parroco. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori di Sant’Agata, San Pantaleone e Sant’Antonio (GDBg).
La parrocchia rimase compresa entro tale vicaria fino al 1905, quando, con decreto del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, venne inclusa nel vicariato di Branzi (decreto 12 ottobre 1905), nella quale rimase inclusa fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale IV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Branzi, di San Martino Oltre la Goggia e di Santa Brigida (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Branzi-Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia (decreto 27 maggio 1979). Nel 1986, in seguito al decreto del ministro dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di Fondra succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia intitolata ai Santi Margherita vergine e Lorenzo martire con sede in località Trabuchello (decreto 20 novembre 1986).

Relazioni:
matrice di:
Trabucchello [1610]

Succeduta da:
parrocchia di San Lorenzo martire e Santa Margherita vergine di Trabuchello 1986

compresa in:
pieve di Dossena sec. XIV - 1498
pieve di San Martino oltre la Goggia 1498 - 1568
vicaria foranea di Oltre la Goggia 1568 - [1688]
vicaria di Branzi [1688] - [1822]
vicaria di San Martino oltre la Goggia [1851] - 1905
vicaria di Branzi 1905 - 1979
zona pastorale IV 1971 - 1979
vicariato locale di Branzi - Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]