vicariato foraneo di Santa Brigida sec. XVIII - 1979

Con la sistemazione dei confini diocesani tra Bergamo e Milano voluti dall'imperatore Giuseppe II, nel 1787 undici parrocchie già della pieve ambrosiana di Primaluna passarono alla diocesi di Bergamo; tra di esse la parrocchia di Santa Brigida (Atti del passaggio 1784-1787). Essa risulterebbe investita del ruolo di caput vicariae dell'intera valle Averara fin dal 19 febbraio 1771, e tuttavia la prima patente di vicario foraneo reperita è datata 19 giugno 1794. Al parroco di Santa Brigida erano allora sottoposte le parrocchie di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, e della Val Torta (Fascicoli parrocchiali, Santa Brigida).
La parrocchia di Santa Brigida restò a capo della vicaria omonima fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo.
Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la diocesi venne divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Santa Brigida, insieme alle parrocchie della vicaria di San Martino oltre la Goggia e di Branzi, entrarono a far parte della zona pastorale IV (decreto 28 giugno 1971). A quest'epoca la vicaria di Santa Brigida comprendeva le parrocchie di Santa Brigida, Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Valtorta.
Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), fu istituito il vicariato di Branzi-Santa Brigida-San Martino oltre la Goggia, in cui confluirono le suddette parrocchie.

ultima modifica: 03/01/2006

[ Roberta Frigeni ]