vicariato foraneo di San Giovanni Bianco sec. XVII - 1979

Vicariato foraneo della diocesi di Bergamo. Questa circoscrizione vicariale nacque nella seconda metà del XVII secolo, quando vennero introdotte in diocesi alcune riforme nel sistema organizzativo vicariale, nel rispetto delle disposizioni tridentine. Con l'episcopato del Barbarigo (1657-1664) si decretò infatti l'aumento del numero dei vicari foranei, frazionando le pievi, per una più efficace azione pastorale. Anche la plebania e vicaria foranea di Dossena venne suddivisa in tre aggregazioni minori con sede rispettivamente a Dossena, a San Giovanni Bianco e a Costa Serina, dapprima, e poi a Selvino.
Il primo parroco di San Giovanni Bianco ad assumere il titolo di vicario foraneo fu don Silvestro Grattaroli, "rettore" di questa comunità dal 1652 al 1708 (Salvetti 1994). Una delle prime attestazioni della vicaria di San Giovanni Bianco si ritrova nella serie dei registri manoscritti relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l'assetto delle parrocchie da essi visitate a partire dall'anno 1734.
Dall'analisi di questa fonte, si ricava che il vicariato foraneo di San Giovanni Bianco era costituito dalle parrocchie di San Gallo, Fuipiano, Pianca, Camerata Cornello, San Pietro d'Orzio, e che tra gli anni 1734-1763 non vi furono rilevanti mutamenti nei confini, se non per l'aggiunta della parrocchia di San Martino Oltre la Goggia. Nel 1784 la circoscrizione vicariale non comprendeva più San Martino Oltre la Goggia. Vicario foraneo era il parroco di Fuipiano al Brembo, che ricoprì tale incarico dal 1780 al 1806 (Bonicelli 1961). Nel 1822 il la parrocchia di San Giovanni Bianco ritornava ad essere sede della vicaria costituita dal nucleo originario di parrocchie, con l'incremento rappresentato dalle comunità di Santa Croce e di Spino (Stati del clero 1734-1822).
Dalla relazione sullo stato della vicaria, redatta dal vicario foraneo in data 12 luglio 1822, comparivano aggregate alla vicaria di San Giovanni Bianco le parrocchie dei Santi Filippo e Giacomo apostoli di Fuipiano al Brembo, di Sant'Antonio abate della Pianca, di Santa Maria Assunta di Camerata, di San Pietro apostolo di San Pietro d'Orzio, di Santa Maria Assunta di San Gallo, di Sant'Alessandro di Spino, di Santa Croce di Piazzo alto e quella di San Pellegrino nell'omonima località (Fascicoli parrocchiali, San Giovanni Bianco). Quest'ultima parrocchia iniziò ad afferire alla vicaria di San Giovanni Bianco in seguito alla perdita della dignità di "caput vicariae" nel 1818 (Bonicelli 1961). Negli Stati del clero del 1861 la circoscrizionedi San Giovanni Bianco compariva costituita dal medesimo nucleo di otto parrocchie (GDBg 1861). La parrocchia di San Giovanni Bianco restò a capo dell'omonima vicaria, immutata nella sua composizione, fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo. Dal 1971, sotto l'episcopato di Clemente Gaddi, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la diocesi veniva divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di San Giovanni Bianco, insieme alle parrocchie delle vicarie di Brembilla, Selvino, Serina, Sottochiesa e Zogno, entrava a far parte della zona pastorale V.
A quest'epoca la vicaria di San Giovanni Bianco comprendeva ancora le parrocchie di Camerata, Fuipiano, Pianca, San Gallo, San Pellegrino, San Pietro d'Orzio, Santa Croce. Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), venne istituito il vicariato di San Giovanni Bianco-Sottochiesa, in cui confluirono le suddette parrocchie.

ultima modifica: 03/01/2006

[ Veronica Vitali ]