anziani sec. XV - 1797

La figura degli anziani era menzionata dagli statuti del 1473, seppure indirettamente, laddove si affermava che un uomo per ogni fuoco avesse l’obbligo di “ire ad vias et ad omnes alias factiones” (Statuti di Bagolino 1473, cap. 5); tale compito infatti era tra quelli destinati agli anziani, così come decretato dal consiglio nel 1565 (fare la guardia di notte ed acconzare le strade) ed ancora negli statuti successivi dove il loro compito è sempre legato alle fazioni (Statuti di Bagolino 1614).
Probabilmente residuo di forme di organizzazione sociale più antiche, legate alle strutture familiari allargate (ogni anziano comandava infatti una “desena”, letteralmente decina, di uomini, in generale membri della stessa casata), tale istituzione era peraltro tipica dei comuni montani, dove il pericolo di incendio era molto elevato e la coesione comunitaria molto sentita oltre che necessaria socialmente ed organizzativamente (si pensi solo alla manutenzione delle strade).
Il sistema di nomina e di reclutamento appare in crisi alla fine del secolo XVI (come testimoniato esplicitamente dai citati ordini) e la loro presenza andò via via sfumando. Interessante notare come tali prestazioni erano compensate con la distribuzione di risorse comuni (distribuzione di castagne o assegnazione di prati da sfalcio), e spesso tali assegnazioni erano registrate direttamente sui registri degli anziani a dimostrazione dello stretto legame tra diritti e doveri (Zanolini 1993, pp. 80-81).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giovanni Zanolini ]