comune di Baraggiola sec. XVI - 1757

Già citata come “Cassina de Baragiola” nell’estimo rurale del 1592 (Estimo rurale di Como, 1592), la terra di Baraggiola, costituita da 2 fuochi, risultava compresa nel 1652 tra quelle che componevano la pieve di Fino (Focolari pievi di Fino, Zezio, Ugiate, 1652).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Baraggiola aveva una popolazione limitata a sole 26 anime ed era quindi di dimensioni tali che, per lo svolgimento della sua vita amministrativa, non aveva la necessità di avvalersi di alcun tipo di ufficiale pubblico. Il comune era sottoposto alla giurisdizione del Podestà di Como per i servizi del quale pagava un contributo alla città (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3026).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751) Baraggiola compare già unito al comune di Casnate, nella pieve di Fino, mentre nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” (Indice pievi Stato di Milano, 1753) risulta ancora autonomo e compreso tra i Borghi e Corpi Santi della città di Como. Con la “Riforma al governo della città e contado di Como” (editto 19 giugno 1756), il comune di Baraggiola venne separato dai Corpi Santi della città di Como e aggregato definitivamente al comune di Casnate, così come compare anche nel compartimento territoriale dello Stato di Milano (editto 10 giugno 1757).

ultima modifica: 03/04/2006

[ Domenico Quartieri ]