comune di Cassina di Navedano sec. XIV - 1757

Nell’estimo del 1439 “Avedano” è elencato fra le comunità appartenenti alla Castellanza del Baradello (Liber estimi civitatis Cumarum, 1439), che già la “distribuzione fatta … del complesso plebano in quattro parti” del 1240 (Gianoncelli 1982, p. 113) attribuiva al quartiere di Porta Monastero della città di Como (Ripartizione pievi comasche, 1240).
Nel 1652 la terra della Cassina di Navedano risulta compresa tra i Corpi Santi della città di Como e composta da 6 fuochi (Focolari pievi di Fino, Zezio, Ugiate, 1652).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751, emerge che il comune di Cassina di Navedano dipendeva per gli aspetti spirituali dalla chiesa prepositurale di Cucciago e che, con la nuova misura dello Stato, era stato censito con le comunità di Senna e del Bassone. Risulta inoltre che il comune era ancora parte dei Corpi Santi di Como ed aveva una popolazione limitata a 75 abitanti e quindi era di dimensioni tali che, per lo svolgimento della sua vita amministrativa si avvaleva solo di un console che veniva retribuito con un salario annuo. Il comune era sottoposto alla giurisdizione del Podestà di Como per i servizi del quale non pagava alcun contributo (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3027).
Nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 Cassina di Navedano compare già unito con la comunità del Bassone al comune di Senna, inserito tra i Corpi Santi della città di Como (Indice pievi Stato di Milano, 1753). Tale aggregazione risulta confermata dal nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano del 1757(editto 10 giugno 1757).

ultima modifica: 10/12/2003

[ Domenico Quartieri ]