parrocchia dei Santi Vito e Modesto 1632 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Como. Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo la chiesa di San Vito, sita nel territorio della parrocchia di San Donnino, risultava in cura dei frati del terz'ordine di San Francesco, residenti a San Donato; il numero delle anime era di 150 di cui 75 comunicati (Visita Ninguarda 1589-1593).
La parrocchia fu eretta dal vescovo Lazzaro Carafino con istromento rogato dal notaio Giovan Antonio Rusca l'1 aprile 1632 (Visita Ninguarda 1589-1593, note; Visita Ferrari, Città di Como e Pieve di Zezio).
Nel 1651 la parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Lipomo risultava compresa nella pieve della cattedrale, volgarmente detta di Zezio (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel 1768, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella pieve di Zezio, nella chiesa parrocchiale dei Santi Vito e Modesto era istituita la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 207 di cui 114 comunicati (Visita Mugiasca, Città e Pieve di Zezio).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi del parroco risultavano derivare da fondi per lire 25; dalla comunità in primizie per lire 210.6; da emolumenti di stola per lire 20.10 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Lipomo possedeva fondi per 66.7 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 182 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la parrocchia dei Santi Vito e Modesto, compresa nella pieve di Zezio, era di patronato della comunità. Il numero dei parrocchiani era di 220 (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di Lipomo risultava elencata tra le parrocchie della pieve di Zezio (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816).
Nel 1894, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella pieve di Zezio, la rendita netta del beneficio parrocchiale dei Santi Vito e Modesto assommava a lire 649.14. La giurisdizione della parrocchia di Lipomo si estendeva sulle frazioni di Rovascio e Tarlizza. Nella chiesa parrocchiale era fondata la confraternita maschile e femminile del Santissimo Sacramento, eretta canonicamente. Il numero dei parrocchiani era di 525. La parrocchia era di nomina comunitativa (Visita Ferrari, Città di Como e Pieve di Zezio).
Nel 1903, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nella pieve di Zezio, i parrocchiani erano 532, compresi gli abitanti delle frazioni di Rovascio e Tarlizza. Nel territorio parrocchiale esisteva un nuovo oratorio per i ragazzi. Nella chiesa parrocchiale erano erette la confraternita maschile e femminile del Santissimo Sacramento; la confraternita di San Luigi, dei ragazzi; la confraternita di San Vito, dei giovani; la confraternita dei terziari. La parrocchia era di nomina popolare (Visita Valfré di Bonzo, Città e Pieve di Zezio).
Dal 1938 la parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Lipomo è stata compresa nel vicariato foraneo di Albate (decreto 1 gennaio 1938 I/2c) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938), fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale II di Como sud e al vicariato di Como sud (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato B di Como sud (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Marina Regina ]