comune di Soresina 1758 - 1797

Benchè il comune di Soresina facesse parte, secondo il compartimento territoriale della provincia di Cremona pubblicato in data 10 giugno 1757, della delegazione V della provincia superiore cremonese e non godesse quindi dello status di terra separata (editto 10 giugno 1757), il governo e l’amministrazione della comunità furono oggetto di una riforma emanata ad hoc in data 22 febbraio 1758 (editto 22 febbraio 1758). Il provvedimento stabilì che il convocato costituito dai primi 40 estimati eleggesse il consiglio generale della comunità composto da 24 membri, eletti tra coloro che possedevano almeno 300 scudi d’estimo e risiedevano effettivamente nel territorio della comunità. Fu stabilito il divieto di far parte del consiglio per chi vi avesse già un parente di primo grado, mentre la carica di consigliere era di durata sessennale e dopo sei anni la metà dei componenti del consiglio veniva rinnovata (artt. 3 e 5). Il consiglio eleggeva annualmente i tre deputati all’estimo, anche tra i non appartenenti al consiglio, e quelli della tassa personale e mercimoniale, che avevano il diritto di intervenire alle sedute del consiglio stesso “per rappresentare in caso di bisogno le occorrenze dei loro corpi”; erano poi previsti due sindaci in ragione della “ampiezza del territorio” (artt. 7, 8, 12 e 16). Tra i compiti propri dei deputati all’estimo era compresa anche l’erogazione di denaro pubblico: i deputati, dopo aver ricevuto l’approvazione del consiglio, dovevano perciò spedire e sottoscrivere, unitamente al cancelliere, i mandati che venivano poi evasi dal tesoriere o esattore della comunità. L’operato dei deputati all’estimo era sottoposto al sindacato di due revisori eletti dal consiglio (artt. 10, 11, 17). L’ultimo articolo della riforma stabiliva che tutte le scritture della comunità dovevano essere consegnate all’archivio della comunità, custodito con due chiavi diverse: delle quali una era conservata dal primo deputato dell’estimo, e in mancanza di costui dal secondo o dal terzo, mentre l’altra rimaneva presso il cancelliere; doveva inoltre essere redatto un inventario esatto delle scritture da sottoscriversi dai deputati e dal cancelliere, mentre in cancelleria dovevano rimanere solo le scritture riguardanti la materia del nuovo estimo e le occorrenze quotidiane (Riforma 22 febbraio 1758; Liva 1998).
Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto del 26 settembre 1786, Soresina risulta essere uno dei comuni della delegazione V della provincia di Cremona (editto 26 settembre 1786 c).

ultima modifica: 03/04/2006

[ Valeria Leoni ]