comune di Meda sec. XII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 17 maggio 1178, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Meda è citato come comune e da un altro documento del 1211 relativo all’atto di nomina annuale di tre consolo ed un podestà, quali ufficiali addetti alla gestione degli interessi della comunità (Manaresi 1919).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Meda risulta incluso nella pieve di Seveso e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Dergano” come “el borgho de Meda” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Meda risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 44).
A metà del XVIII secolo l’intero apparato amministrativo del comune era costituito da un console, tutore dell’ordine pubblico, e da un sindaco, responsabile della conduzione amministrativa della comunità, eletti “a pubblico incanto” dall’assemblea di tutti i capi di casa. Un cancelliere ed un esattore, scelto con asta pubblica, completavano l’apparato amministrativo: al cancellire la comunità delegava la compilazione e ripartizione delle imposte annuali, all’esattore affidava invece tutte le operazioni connesse alla riscossione dei tributi (Processi tavole d'estimo, 1751-1755, cart. 3263).
Nel 1753, secondo quanto indicato nell’ “Indice delle Pievi e Comunità dello Stato di Milano” al comune di Meda risultava aggregato quello di Cascina Farga(Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Tale aggregazione non trova tuttavia conferma nell’“Indice delle mappe territoriali e delle tavole del nuovo estimo sopra di esse formate in ciascheduna città e comunità dello Stato di Milano” compilato prima della promulgazione dell’editto teresiano relativo alla compartimentazione territoriale della Lombardia del 1757 (Indice nuovo estimo Stato di Milano).

ultima modifica: 10/12/2003

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