parrocchia di San Zenone 1832 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Zenone di Campione è citata in atti dell’VIII-IX secolo, epoca nella quale il luogo di Campione era già sottoposto alla signoria dell’abate del monastero di Sant’Ambrogio di Milano, che durò fino al 1797. L’autonomia giurisdizionale della chiesa di Campione venne lungamente contestata dai vescovi di Milano e Como; una bolla di Innocenzo IV del 7 settembre 1251 riconfermava i diritti del monastero milanese sulle chiese campionesi e sui loro possedimenti. Nel corso del XIII secolo, forse nell’epoca di redazione degli statuti di Campione, cioè negli anni intorno al 1265, l’abate del monastero di Sant’Ambrogio di Milano assunse il titolo comitale nei confronti del territorio campionese; la chiesa era congiunta al palazzo comitale, e in essa officiava un vicario. La stessa chiesa fu visitata in forma privata dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1570, e conserva un fonte battesimale con la data del 1576. Nel 1621, Paolo V confermava alla chiesa di San Zenone lo stato di “nullius dioecesis”: come tale, non era oggetto di visite pastorali dell’arcivescovo di Milano o dei suoi delegati, bensì di visite comitali dell’abate di Sant’Ambrogio. Solo il 7 ottobre 1799 il vicario Ottavio Carboni ottenne per la chiesa campionese un decreto con il quale si stabiliva il passaggio alla diocesi di Milano di Campione (San Zenone 1998).
Nella serie del Milano Sacro, la vicaria curata di Sant’Ambrogio di Campione risulta inserita nella pieve e vicariato foraneo di San Mamete di Valsolda dal 1809, come vacante; l’erezione in parrocchia fu sollecitata dal governo, che aveva il patronato, nel 1832, quando il beneficio assommava a 780 lire circa, e avvenne con atto arcivescovile del 29 dicembre 1832 (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Campione). La parrocchia assunse la denominazione di San Zenone da 1861, sempre secondo quanto si può desumere dalla serie degli annuari della diocesi di Milano.
Nel corso del XIX e XX secolo, la parrocchia di San Zenone di Campione è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di San Mamete, nella regione II, fino al 1945, quando venne elevata a prepositura e sede di vicariato foraneo in luogo (RDMi 1945); in seguito alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]