parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Vimercate fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di Carnate è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Vimercate (Notitia cleri 1398). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Carnate, a cui era preposto il vicario foraneo di Vimercate, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Vimercate, inserita nella regione VI della diocesi.
Nel 1756, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Vimercate, nella chiesa parrocchiale dei Santi martiri Cornelio e Cipriano, si avevano il sodalizio del Santissimo Sacramento, risultante anche dalla visita pastorale dell’arcivescovo Federico Visconti; la confraternita della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, condotta dall’ordine dei Carmelitani. Il numero dei parrocchiani era di 352 di cui 254 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Carnate esistevano gli oratori dell’Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine, detto anche San Probo martire o San Martino, in Carnate Superiore; Sant’Alessandro martire in Passirano, di giuspatronato della famiglia Fornaria (Visita Pozzobonelli, Pieve di Vimercate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano possedeva fondi per 100.16 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 445 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano assommava a lire 655; la nomina del titolare del beneficio spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Vimercate, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 669.04. Entro i confini della parrocchia dei Santi martiri Cornelio e Cipriano di Carnate Inferiore esistevano l’oratorio di San Probo in Carnate Superiore, di proprietà della famiglia Banfi; la chiesa di Santa Croce in Passirano, di proprietà della famiglia Gargantini; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1600 (Visita Ferrari, I, Pieve di Vimercate I).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano di Carnate è sempre stata compresa nella pieve di Vimercate e nel vicariato foraneo di Vimercate, nella regione VI, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Vimercate nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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