parrocchia di San Zeno 1585 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Zenone risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Brivio fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Brivio anche la “cappella seu rettoria” di San Zenone di Porchera (Liber seminarii 1564). La sua fondazione risale al 31 ottobre 1585 (Visita Federico Borromeo, Pieve di Brivio). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Porchera, toponimo antico di San Zeno, a cui era preposto il vicario foraneo di Brivio, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Brivio, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1754, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Brivio, nella chiesa parrocchiale di San Zenone, si avevano la società o confraternita del Santissimo Sacramento; la società del Santissimo Rosario; la società del Santissimo Nome di Gesù, tutte senza abito. Il numero dei parrocchiani era di 832 di cui 620 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Porchera esistevano gli oratori di San Biagio in Mondonico; Sant’Aloisio in Mondonico; Santissimo Crocifisso sopra Mondonico; Santa Maria della Pietà; San Giuseppe in Monastirolo; San Rocco in Monticello; Beata Vergine Maria Immacolata in Olgiate (Visita Pozzobonelli, Pieve di Brivio).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Zenone possedeva fondi per 92.18 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1240 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Zenone assommava a lire 698.17.4; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Brivio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 904, con l’esclusione di una cappellania. Entro i confini della parrocchia di San Zenone vescovo e martire esistevano gli oratori di San Giuseppe; San Carlo; Maria Addolorata; San Giuseppe al Monastero, di giuspatronato Delcorno; Santissimo Crocifisso in Casino, di giuspatronato Prevosti; San Biagio in Mondonico, comunale; San Rocco in Monticello, comparrocchiale; Maria Nascente al Buttero, di giuspatronato del conte Gola; Immacolata in Olgiate, di giuspatronato del nobile Sala; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1490 (Visita Ferrari, I, Pieve di Brivio).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Zeno di San Zeno è sempre stata compresa nella pieve di Brivio e nel vicariato foraneo di Brivio, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Brivio nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]