comune di Santa Cristina sec. XIV - 1757

Il toponimo compare come “Sancta Cristina” nel diploma dell’imperatore Federico del 1164 (Bonetta Ms A III 26) nell’elenco dei luoghi su cui i pavesi hanno diritto alle “regalie”. Successivamente viene confermata la dipendenza di questa località da Pavia con il diploma di Enrico VI del 1191 (ASCPv pergamene comunali n. 40) con la denominazione “Sancta Christina”.
”Sancta Cristina” è presente anche nell’estimo del 1250 (Soriga 1913).
Successivamente è Il toponimo appare nel comparto delle strade degli “Statuta Stratarum” del 1452 di nuovo come “Sancta Cristina” appartenente alla squadra del vicariato di Chignolo (Statuta stratarum).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 18 gennaio 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3021) questa comunità della Campagna Sottana risulta infeudata al Collegio Germanico Ungarico di Roma al quale paga il dazio dell’imbottato. Il giusdicente feudale salariato è il procuratore del Collegio residente in Pavia, ma le sue funzioni sono svolte da un luogotenente.
Alla comunità è unito un comunetto della stessa terra (non viene specificato quale).
La comunità è retta da due deputati e i “comunisti” si riuniscono con i maggiori estimati in occasione del riparto durante il consiglio generale. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato, non ci sono procuratori in Milano e la popolazione è di 240 anime.

ultima modifica: 01/12/2006

[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]