comune di Pieve del Cairo sec. XIV - 1707

L’antica borgata Plebis Cayri Ixolariae, cosiddetta perchè situata quasi in un isola tra il Po e il Sesia, dovette subire numerose e ripetute inondazioni che condizioneranno, inevitabilmente la vita del paese.
Il borgo faceva parte del Comitato di Lomello (Bergamo 1995).
Uno dei più antichi documenti, conservato nell’archivio parrocchiale, porta la data del 20 maggio 1134, in tale carte si legge di un “ospedale” sito in questo luogo.
Nel Medioevo, cioè tra il XII e il XIV secolo questo paese fu per lungo tempo dipendente amministrativamente ed ecclesiasticamente, (si trova infatti nominato nei diplomi imperiali germanici) da Pavia.
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Cayre Vegium (Pieve) e Cayre Iuvene (Cairo) in contea Lumellina (Soriga 1913).
In un manoscritto del 1383 si legge: “Ad stratam que est a Cava usque a Gravalonum. Potestaria Sancti Nazarii, Potestaria Burgi, Potestaria Carii, locus Plebis de Cario” (statuta stratarum).
Nel XIV secolo i feudatari del luogo erano i Beccaria, un cui ramo assunse proprio il nome del paese, stipite ne fu Rainaldo, ammogliato con Elisabetta dei Beccaria di Groppello, la quale fu istituita dal padre, nel 1397, erede universale. Successero: Castellino, Manfredo, Rainaldo, Andrea e Manfredino, che ebbe l’investitura di queste terre il 5 novembre 1467, della quale investitura mossero lite, nel 1504, alcuni collaterali discendenti del nominato Andrea.
(Nel 1400 il feudo risultava avere 150 case).
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Plebs Caiiri”. (statuta stratarum).
Pieve del Cairo partecipa alla congregazione del principato di Pavia tenutasi proprio in questo comune, nel 1566, in cui vengono definiti e distribuiti gli organi del potere esecutivo (Porqueddu 1980).
Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567, sono presenti tutte le 20 comunità già precedentemente riunitesi, compreso Pieve del Cairo, che hanno diritto di voto (Porqueddu 1980)
Nel 1620 Pieve del Cairo entra a far parte di una delegazione di 24 enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini”. (Zucchi 1904)
Nel 1590 morì il conte Aureliano Beccaria, senza prole maschile, il quale istituì erede dei suoi beni il collegio dei chierici regolari della congregazione di San Paolo. (nonostante il citato testamento pare che fossero ancora signori del luogo un ramo dei Beccaria, in un atto pubblico del XVII secolo si legge: “Io Rinaldo Beccaria della Pieve del Cairo affermo”).
Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).
Nel XVII secolo il borgo è posseduto dai Guasco di Castelletto, patrizi di Alessandria, che lo abitarono per molto tempo (Bergamo 1995).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]