congregazione dei ventiquattro comuni lomellini 1620 - 1797

Con la dicitura di “Statuta provintiae Lumellinae conditi per Congregationem vigintiquattuor terrarum insigniorum confirmati per excellentissimum senatum anno 1620” sono raccolti gli statuti delle ventiquattro comunità che, riunitesi a Lomello, compilarono ordinamenti comuni, ad integrazione degli antichi statuti di ciascuna, successivamente approvati dal Senato di Milano.
I comuni erano: Sannazzaro, Mede, Mortara, Sartirana, Valle, Castelnovetto, Candia, Garlasco, Breme, Trumello, Dorno, Frascarolo, Rosasco, San Giorgio, Sant’Angelo, Zeme, Groppello, Lomello, Ottobiano, Pieve del Cairo, Borgofranco, Langosco, Scaldasole e Cozzo (Zucchi 1904). Alcuni studiosi citano anche Albonese (Merlo 1996).
Secondo tali ordinamenti la Lomellina contava 25 terre vocali i cui rappresentanti formavano la congregazione ordinaria che aveva cura dei maggiori interessi. Questa congregazione era formata da un sindaco generale che risiedeva a Milano, faceva parte della congregazione di stato e percepiva uno stipendio fisso; da un sindaco forense, da quattro consiglieri residenti in luogo e da uno che risiedeva a Mortara.
La congregazione aveva un ragionato o cancelliere con cariche vitalizia (Bodo 1975).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]