parrocchia di Sant'Antonio abate 1555 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Istituita il 12 marzo 1555 con il titolo di rettoria (Pianzola 1917).
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); aveva allora il titolo di prepositura, rimase inserita nel vicariato di Dorno (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di Sant'Antonio abate, di patronato della comunità, era composta da 381 famiglie per un totale di 2.292 persone. Il reddito del beneficio parrocchiale assommava a 960 lire, date dalla rendita di 15 pertiche circa di terreno e da alcune primizie. Nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa della Maternità di Maria Vergine, l'oratorio di San Carlo a Bombardone, un oratorio di proprietà comunale, e quello di Sant'Ignazio a Zinasco Nuovo. Era inoltre presente in parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di Sant'Antonio abate in Zinasco Vecchio venne assegnata alla zona pastorale est, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Sannazzaro, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Emanuele Robbioni ]