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52. Francesco Sforza a Cola Guerrerio 1458 gennaio 16 Milano

[ 85r] Mediolani, xvi ianuarii 1458.
Ordini da essere observati per ti, Cola Guerrero, nostro conestabile de porta Cumana de questa nostra città de Milano.
Primo, volimo che attendi a buona guardia de dicta porta et quella servi fidelmente a nuy et ali nostri figlioli, non la consignando may ad homo né persona alcuna se non vederay littere soctoscripte de nostra propria mano et la parte del contrasigno havimo con ti.
Item, non volimo debii may stare absente dala guardia de dicta porta de nocte senza nostra licentia. Semo ben contenti che de dì possi andare per toe neccessità per la cità, ma non volimo gli vadi se non te fa bisogno.
Item, volimo che tu debii tenere tutte le toe paghe integramente, che siano suffitiente et fidate, per la mità et l'altra mità pavesani, et de quelle ne faci la monstra secondo disponono l'ordini nostri dela banca di soldati.
Item, non volimo che in dicta porta faci né lassi fare taverna, becharia né fraudare datii né alcun'altra cosa sia contra l'ordini nostri predicti, et che ali datieri daghi ogni favore ad ti possibile, perché li datii non siano fraudati.
[ 85v] Item, volimo dele nostre munitione sono in dicta porta overo che gli facessimo mettere per l'avenire non ne daghi cosa alcuna, né picola né grande, ad persona del mondo senza nostra licentia et che ultra le nostre stii continuamente fornito dele toe almanco per sey mesi.
Le quali cose observaray fidelmente soto pena dela testa et ogni altra pena parerà a noy.
Cichus.