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68. Francesco Sforza ad Ambrogio Vincemali 1452 giugno 20 nell'accampamento vicino a Castelgonnelle

[ 107r] In castris prope Castrum Gonellarum, die xx iunii MCCCCLII.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani, et cetera.
Ordini et modi per nuy dati ad Ambrosio Vismala, nostro castellano della forteza de Olongo (1), li quali luy deve firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare per alcuno modo, socto pena della testa.
Imprimis, ti, Ambrosio, tenerai ad nome, fidelità et obedientia nostra la dicta forteza et quella non consignaray may ad homo che viva senza lettera signata dentro della nostra corniola picola cum la cera verde et cum lo contrasingno che havimo cum ti.
Secundo, siamo contenti che, tucta volta te parerà, possi in dicta forteza receptare due persone alla volta, quale ad ti siano cognite. Da due persone in su non volimo recepti niuno se tu non vedi lettera soctoscripta de nostra mano propria et signata dentro della nostra corniola della testa della donna cum la cera rossa, come sta qui de sopra.
Tertio, non volimo che de monitione nostra sia in la dicta forteza tu non ne daghi ad persona alcuna senza littera soctoscripta de nostra mano propria, como sta qui de socto.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) La lettera di nomina di Ambrogio Vincemali e l'inizio della sua carica (entrambi 1452 giugno 21) sono successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 623).