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257. Francesco Sforza a Leonoro della Pergola 1452 giugno 12 Verola Alghise

Francesco Sforza ordina al conte Leonoro della Pergola di restituire il bestiame tolto agli uomini di Mortara, inadempienti a dargli la tassa di sei suoi cavalli.

Comiti Leonoro dela Pergula.
Condogliendosse già più dì el commune et homini nostri da Mortara de certo bestiame gli è tolto per ti per casone dela taxa de sei cavali deli tuoi ad loro taxati per lo nostro capitaneo de Lomellina, per due fiate havemo scripto ad esso capitaneo non volemo che per dicti sei cavali siano agravati, et proveda opportunamente che quello bestiame gli sia restituito, il quale già credevamo gli fosse [ 40v] stato renduto. Ma novamente hanno da nuy dicti nostri comune et homini facto querela che esso bestiame anchora non gli è restituito, del che n'havemo pur pigliato admiratione. Pertanto, per le presente te scriviamo et volemo che liberamente, remota ogni exceptione, servi tal modo che esso bestiamo sia interamente renduto, per forma che più non ne sentiamo querela, perché nostra intentione penitus è così et che per quelli cavali non gli sia dato gravamento alcuno. Ex nostris felicibus castris apud Varolam Alghisii, die xii iuni 1452.