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777. Francesco Sforza al Regolatore, ai Maestri delle entrate ordinarie, a Franceschino di Castel San Pietro e a Giovanni de Botis 1452 ottobre 14 Leno

Francesco Sforza ordina al Regolatore, ai Maestri delle entrate ordinarie nonché a Franceschino di Castel San Pietro e a Giovanni de Botis che intervengano perché i renitenti a pagare il dazio della mercanzia facciano il loro dovere e non molestino il milanese Giovanni Antonio Ferraro, daziere l'anno passato della mercanzia di Milano, che tale dovere ha assolto.

[ 129r] Regulatori et Magistris Intratarum ordinariarum nec non Franceschino de Castro Sancti Petri et Iohanni de Botis.
Se querela Giovanne Antonio Ferraro, nostro citadino Milanese dilecto, datiero dela mercadantia del'anno passato de quela nostra cità de Mediolano che, licet el sia stato obediente e habia (a) satisfato per la rata sua del dicto datio, tamen pare che per alcuni retrogradi e renitenti a satisfare per la parte sua, luy voglia fir molestato. Il che parendone inhonesto, volemo e comandemovi expressamente constrenziati per ogni expediente modo e faciati constrenzere li dicti renitenti a satisfare e pagare integre la loro contingente portione, per forma che Giovanne Antonio predito, havendo luy pagata la sua rata parte d'esso datio, come dice havere fato, el non sia per alcuno modo molestato né turbato per altri, cum peximi sit exempli ut obedientes pro inobedientibus pena afficiantur, siché fati de ciò pyù non sentiamo lamenta. Ex felicibus nostris castris apud Lenum, die xiiii octobris 1452.


(a) habia in interlinea.