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1156. Francesco Sforza al podestà e al commissario di Novara 1453 marzo 29 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà e al commissario di Novara perché si mettano sulle tracce di una donna della Val Sesia, presso la quale Forlano, uomo d'arme del conestabile ducale Gaspare da Sessa, depositò dell'argento e dei denari quando si trovò a Casaleggio nel Novarese. La donna, su istigazione di uno di Casaleggio, se n'è fuggita da quel posto. Al podestà e al commissario tocca ora l'impegno di provvedere nel modo loro sembrerà più conveniente.

Potestati et comissario nostro Novarie.
Forlano, homo d'arme de Gasparo da Sessa, nostro conestabile, ne dice che essendo lui alogiato in Casalechio, di quello nostro districto di Novarese, reposse certo argento et danari presto d'una dona de Val (a) Sexia, habitatore tunc de Casalechio, la quale per instigatione et ad instancia de uno del dicto loco se n'è fugita et portata via al dicto Forlano essi danari et argento, secundo che latius sarai informato. Per la qual cossa ve commettemo et volemo che habiati diligente informatione de premissis et poi provediti ala indemnità summarie et senza alcuno litigio del dicto Forlano (b) con quello modo ve parirà più conveniente, siché omnino el vengha ad havere suo debito al più presto sarà possibile. Data Mediolani, ut supra.
Refecta sub data xvi aprilis 1453.


(a) Segue Saxina depennato.
(b) Segue con quello in interlinea su per depennato.