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1646. Francesco Sforza a Davide Lanteri 1453 maggio 15 Milano

Francesco Sforza scrive a Davide Lanteri, vicario dell'arcivescovo di Milano, per attestargli la sua soddisfazione per il riconoscimento dato dal duca e il conferimento del beneficio, lasciato libero nel duomo di Milano per la morte di Ambrogio Marliani, a Benedetto, figlio di Giovanni Caimi, officiali dei cavallari.

[ 339r] Domino Davide de Lanteriis, reverendissimi domini anchiepiscopi Mediolani vicario.
Siamo contenti che la differentia quale vertise tra pre' Pietro Antonio dela Ranigha, per una parte, e Benedeto, figliolo di Giovane Caymo, officiali sopra li nostri cavalari, per l'altra, per quello beneficio, quale vacḥ in l'ecclesia maiore de Milano per la morte de miser Ambrosio da Marliano, quale concessemo al dicto Benedecto, Ia cognoscati de rasone, con questo che non se preiudica in alcuna cosa ali nostri ordini fati per casone deli dicti beneficii, per declaratione deli quali volemo habiati bona e diligente informatione. Mediolani, xv maii 1453. (a)


(a) A margine: Pro Iacobo cancellario domini Angeli Simonete.