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688. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1453 febbraio 5 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di intervenire perché Cristoforo e Andrea da Serni facciano avere al cavaliere Marino della Rocca i frutti della sua possessione oppure il corrispondente valore.

Potestati nostro Cremone.
Domino Marino dela Rocha, cavalero nostro dilecto, se lamenta che ancora el non sia poduto essere satisfacto da Christoforo, ho sia Andrea da Serni, per li fructi dela posessione sua, nonobstante luy verso loro habia fato il debito per la sua parte: dil che se maravegliamo. Credevamo nuy el fosse satisfacto, per la qual cossa te comandamo expressius e volemo constrenze, omnibus iuris remediis, li dicti Christoforo et Andrea a restituire integre li dicti fructi ad domino Marino, ho il valore de quelli, secondo la informacione hai receuto sopra ciò, siché miser Marino non habia più iusta casone a lamentarse. Mediolani, v februarii 1453.